Salgono a 4 le vittime

Salgono a 4 le vittime dell'attacco contro il mercatino di Natale di Strasburgo. E' morta, infatti, una delle persone rimaste gravemente ferite nel corso della sparatoria. 

Il killer

Sull'attentato è tornato il ministro dell'Interno, Christophe Castaner, spiegando che Cherif Chekatt, il killer ucciso nei giorni scorsi,non faceva parte di alcuna rete e non ha avuto appoggi nella fuga dopo l'attacco.

L'indagine

Il ministro ha precisato che i tre agenti di polizia che hanno ucciso Chekatt nel quartiere di Neudorf non lo hanno trovato “per caso”, come alcuni hanno detto, ma a a conclusione di un “lavoro sul campo“. “Sin dal primo momento le indagini si sono orientate sul quartiere di origine dell'attentatore” e “tutto fa pensare” che Chekatt non abbia mai lasciato Neudorf dopo l'attentato.

Fratello arrestato

Il fratello maggiore Chekatt, intanto, è stato arrestato in Algeria nell'ambito delle indagini, secondo quanto riportato da Le Parisien. Sami Chekatt, 34 anni, aveva lasciato la Francia prima dell'attentato. Gli investigatori francesi vogliono sapere se era a conoscenza del “progetto terroristico” e stanno cercando di accertare se l'uomo abbia fornito “supporto logistico” al fratello. Secondo il quotidiano francese, il 34enne, era schedato con la “fiche S”, ossia incluso nell'elenco delle persone che rappresentano una minaccia per la sicurezza dello Stato. Subito dopo l'attentato erano stati fermati anche i genitori ed altri due fratelli di Cherif.

Fine di un incubo

Dopo un incubo durato quasi tre giorni, Strasburgo prova a tornare alla normalità. La città riapre il suo mercato di Natale, in un'atmosfera di sollievo ma di dolore per i 3 morti e i 13 feriti, 5 dei quali gravi. Secondo la ricostruzione dei fatti, grazie anche alla testimonianza di un poliziotto della pattuglia, lo scambio di colpi fra Chekatt e la pattuglia è durato pochi secondi: “lui si è voltato, ha affrontato gli agenti e ha sparato, loro hanno immediatamente risposto”. Poco dopo la morte di Chekatt, è arrivata la rivendicazione dell'Isis, attraverso l'agenzia Amaq, strumento di propaganda dello stato islamico. “Grazie a tutti i servizi mobilitati, poliziotti, gendarmi e militari – è stato il messaggio del presidente Emmanuel Macron – il nostro impegno contro il terrorismo è totale”.