“Maria è il modello di ogni vocazione”

La Santa Casa è la casa dei giovani, perché qui la Vergine Maria, la giovane piena di grazia, continua a parlare alle nuove generazioni, accompagnando ciascuno nella ricerca della propria vocazione. Per questo ho voluto firmare qui l’Esortazione apostolica frutto del Sinodo dedicato ai giovani. Si intitola 'Christus vivit – Cristo vive'. Sono queste le parole che Papa Francesco ha rivolto ai fedeli gremiti nella piazza antistante alla Basilica di Loreto, dove si trova in visita. Dopo aver salutato le autorità, monsgnor Fabio Dal Cin, arcivescovo prelato di Loreto, i Frati Cappuccini, i sacerdoti e le consacrate, Papa Francesco ha ricordato che “in quest'oasi di silenzio e pietà, vengono tanti dall'Italia e da ogni parte del mondo, per attingere forza e speranza”. 

L'Annunciazione del Signore

Dopo aver celebrato la messa nella Santa Casa, evento che non avveniva più da 162 anni, il Pontefice ha spiegato che il momento dell'Annunciazione può essere suddiviso in tre fasi, che hanno scandito il Sinodo: l'ascolto della Parola di Dio, il discernimento, la decisione. Il primo momento, ha detto il Papa, “è manifestato da quelle parole dell’angelo: 'Non temere Maria, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù'. È sempre Dio che prende l’iniziativa di chiamare alla sua sequela. La chiamata alla fede e ad un coerente cammino di vita cristiana o di speciale consacrazione è un irrompere discreto ma forte di Dio nella vita di un giovane, per offrirgli in dono il suo amore. Occorre essere pronti e disponibili ad ascoltare ed accogliere la voce di Dio, che non si riconosce nel frastuono e nell’agitazione. Il suo disegno sulla nostra vita personale e sociale non si percepisce rimanendo in superficie, ma scendendo a un livello più profondo, dove agiscono le forze morali e spirituali. È lì che Maria invita i giovani a scendere e a sintonizzarsi con l’azione di Dio”.

Il momento del discernimento

Successivamente, Papa Francesco ha spiegato che il secondo momento tipico di ogni vocazione è “il discernimento”, espresso dalle parole di Maria “COme avverrà questo?”. Il Pontefice ha spiegato che le parole di Maria non sono una mancanza di fede. “In lei c’è l’attenzione a cogliere tutte le esigenze del progetto di Dio sulla sua vita, a conoscerlo nelle sue sfaccettature, per rendere più responsabile e più completa la propria collaborazione. È l’atteggiamento proprio del discepolo: ogni collaborazione umana all’iniziativa gratuita di Dio si deve ispirare a un approfondimento delle proprie capacità e attitudini, coniugato con la consapevolezza che è sempre Dio a donare, ad agire; così anche la povertà e la piccolezza di quanti il Signore chiama a seguirlo sulla via del Vangelo si trasforma nella ricchezza della manifestazione del Signore e nella forza dell’Onnipotente”.

La decisione

Il terzo momento che caratterizza ogni voce cristiana, ha spiegato il Pontefice parlando dal sagrato del Santuario, è la decisione. Il sì di Maria “al progetto di salvezza di Dio, attuato per mezzo dell’Incarnazione, è la consegna a Lui di tutta la propria vita. È il 'sì' della fiducia piena e della disponibilità totale alla volontà di Dio. Maria è il modello di ogni vocazione e l’ispiratrice di ogni pastorale vocazionale: i giovani che sono in ricerca o si interrogano sul loro futuro, possono trovare in Maria Colei che li aiuta a discernere il progetto di Dio su loro stessi e la forza per aderire ad esso”.

La “casa” dei giovani

Nel corso del discorso, Papa Francesco ha confidato di pensare a “Loreto come a un luogo privilegiato dove i giovani possono venire alla ricerca della propria vocazione, alla scuola di Maria! Un polo spirituale a servizio della pastorale vocazionale. Auspico perciò che sia rilanciato il Centro 'Giovanni Paolo II' a servizio della Chiesa in Italia e a livello internazionale, in continuità con le indicazioni emerse dal Sinodo. Un luogo dove i giovani e i loro educatori possono sentirsi accolti, accompagnati e aiutati a discernere. Per questo inoltre chiedo caldamente ai Frati Cappuccini il servizio di estendere l’orario di apertura della Basilica e della Santa Casa durante la tarda serata e l’inizio della notte quando ci sono gruppi di giovani che vengono a pregare e a discernere la loro vocazione”.

I saluti

“Cari fratelli e sorelle! A voi e a quanti sono legati a questo Santuario, Dio, per mezzo di Maria, affida una missione in questo nostro tempo: portare il Vangelo della pace e della vita ai nostri contemporanei spesso distratti, presi dagli interessi terreni o immersi in un clima di aridità spirituale. C’è bisogno di persone semplici e sapienti, umili e coraggiose, povere e generose. Insomma, persone che, alla scuola di Maria, accolgono senza riserve il Vangelo nella propria vita. Così, attraverso la santità del popolo di Dio, da questo luogo continueranno a diffondersi in Italia, in Europa e nel mondo testimonianze di santità in ogni stato di vita, per rinnovare la Chiesa e animare la società col lievito del Regno di Dio – ha detto il Papa – La Vergine Santa aiuti tutti, specialmente i giovani, a percorrere il cammino della pace e della fraternità fondate sull’accoglienza e sul perdono, sul rispetto dell’altro e sull’amore che è dono di sé. La nostra Madre, stella luminosa di gioia e di serenità, doni alle famiglie, santuari dell’amore, la benedizione e la gioia della vita. Maria, sorgente di ogni consolazione, porti aiuto e conforto a quanti sono nella prova”.

Un dolce in regalo

Dopo la preghiera dell'Angelus, Papa Francesco ha ricevuto in regalo un dolce confezionato, preparato dai ragazzi dell'istituo alberghiero della zona. Dopo aver salutato i fedeli presenti sulsagrato, il Pontefice è salito su una vettura bianca – di quelle utilizzate solitamente nei campi da golf –  per salutare i fedeli che hanno gremito la piazza.