Cade intonaco dalla volta. In Italia è emergenza gallerie

E'accaduto nella notte e non ci sono feriti. Ancora un grollo in galleria dopo il crollo dell'intonaco nel tunnel Bertè. Secondo quanto riferisce l'Ansa, dalla volta della galleria “Ricchini”, nel comune di Quiliano (provincia di Savona), è venuta giù una parte di intonaco. Di due tonnellate e mezzo è, invece, il peso degli spezzoni di cemento staccatisi dalla galleria Bertè nel tratto autostradale Genova Voltri – Gravellona Toce il 30 dicembre scorso. “Avrebbero potuto fare un'altra strage, come quella del Ponte Morandi”, ha dichiarato il procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, che ha preso in carico le indagini sull'incidente in coordinamento con la polizia stradale. Intanto, sul tavolo del pm Marcello Maresca è aperto un fascicolo contro ignoti con l'ipotesi di reato di “crollo colposo” sui 43 morti del 14 agosto 2018, sui falsi report dei viadotti malati e sulle barriere a rischio crollo. Due mesi prima del crollo dell'incidente, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici segnalava, con un documento, 105 gallerie a rischio nelle rete autostradale gestita da Aspi, a cui se ne aggiungevano 90 già segnalate.

In ritardo di due anni

La galleria Bertè rientra nei tunnel, spesso lunghi oltre 500 metri, soggetti a infiltrazione perché privi di impermealizzazione, così come di altri requisiti che sono richiesti dalla normativa europea 54 del 2004  sui requisiti minimi di sicurezza. Come riprende il quotidiano Repubblica, invece, mancano “sistemi di sicurezza; di corsie di emergenza e vie di fuga; di videosorveglianza; di sensori di rilevamento fumi e sistemi di allarme antincendio”. Sarebbero, dunque, fuori norma rispetto alle direttive Ue verso le quali avrebbero dovuto conformarsi entro il mese di aprile 2019. Aspi, dal canto suo, ha assicurato al Consiglio superiore di aver già avviato gli interventi di adeguamento, assicurando che saranno completati entro due anni.