Terremoto, arrivano pioggia e vento: spazzate via le tende a Cascia

Continuano le scosse nel Centro Italia devastato dal terremoto e ora si aggiungono anche i disagi provocati dal maltempo. Sull’area del cratere è arrivata infatti la pioggia, insieme a un forte vento, mentre lo sciame sismico, soprattutto sul versante marchigiano, ha fatto registrare ulteriori scosse. La più alta alle 4.19 con una magnitudo 3.8 registrata dagli strumenti dell’Ingv con epicentro nel Maceratese tra Pieve Bovigliana e Pieve Torina a una profondità di 10 km. Un’altra scossa, con magnitudo 3.4, è stata avvertita alle 5.44 con epicentro ad Arquata del Tronto (Ascoli Piceno).
Il maltempo è puntualmente arrivato con il suo carico di nebbia e pioggia, che aggrava la situazione per gli sfollati che ancora si trovano nelle tendopoli. Tra Cascia e Norcia il forte vento nella notte ha spazzato via le tende allestite per la mensa nel paese di Santa Rita. I volontari delle Misericordie sono stati costretti a un lavoro supplementare per ripristinare le strutture. In questa mensa vengono distribuiti 1.500 pasti al giorno che vanno alle persone rimaste fuori casa per l’inagibilità degli edifici danneggiati dal sisma.
Sempre a Cascia alle 12 sarà celebrata una Messa all’aperto. A causa del sisma, infatti, le chiese sono chiuse per i necessari interventi di sicurezza. La celebrazione, pertanto, si terrà nel parcheggio Leone XIII dove la protezione civile ha allestito un campo di assistenza per gli sfollati con ambulatori, mensa e servizi igienici. Anche a Norcia la Messa domenicale si terrà all’aperto, nella tendopoli presso gli impianti sportivi sulla statale 685 fuori dall’abitato. In molte altre località del cratere le Messe domenicali saranno celebrate dai parroci in strutture all’aperto. Il terremoto ha colpito duramente anche le chiese e, finché non saranno effettuati tutti i controlli necessari, per precauzione staranno chiuse per qualche tempo.
Proprio sabato sera dopo un duro lavoro i vigili del fuoco erano riusciti a staccare dalla parete della chiesa di S. Francesco a Norcia la bellissima pala d’altare di Jacopo Siculo, del 1541, che rappresenta l’Incoronazione della Vergine. Un’opera monumentale, imbracata e tirata su dai vigili del fuoco, che si sono calati dal tetto. Il problema è il trasferimento nel deposito di Spoleto perché, come ha spiegato Marica Mercalli, soprintendente per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio dell’Umbria, “l’opera era ancorata alla parete grazie a un’enorme e pesante struttura in metallo, che ne rende molto difficile il trasporto”.