Il Pt scioglie le riserve: “Lula resta candidato”

Luiz Ignacio Lula da Silva resta il candidato del Partito dei lavoratori (Pt) alle prossime elezioni, nonostante si sia consegnato alla polizia per scontare la condanna a 12 anni e un mese inflittagli per corruzione e riciclaggio. “E' il nostro candidato a prescindere dalle circostanze”, ha affermato il leader del partito, Gleisi Hoffmann, fuori dalla stazione di polizia a Curitiba dove l'ex presidente è detenuto.

Candidato

Il 72enne è ancora considerato il favorito alla prossima tornata elettorale nonostante ci sia il dubbio che vi possa partecipare. Il Pt punta su un su possibile rilascio prima di agosto quando ci sara' la sentenza d'appello sulla sua condanna e potrebbe essere dichiarato ineleggibile. L'ex presidente, detenuto in una cella speciale, da solo e con bagno privato, “sta bene, legge molto ed è anche felice per la vittoria ieri del Corinthias“, ha riferito il suo avvocato Cristiano Zanin. Lula, ha aggiunto, “si vede come un prigioniero politico ma ha fiducia che la corte presto capovolgerà non solo l'ordine di carcerazione ma anche la condanna che gli è,stata inflitta in modo ingiusto e illegale”.

Pronta la mobilitazione

L'intera direzione del Partito si è spostata oggi a Curitiba per una riunione nella quale verrà lanciata la mobilitazione che il partito intende promuovere in tutto il Paese a favore di Lula e della sua scarcerazione. Formalmente, all'ex capo di Stato resta uno spiraglio di speranza: l'udienza nella quale mercoledì prossimo il Supremo Tribunale Federale (Stf) dovrà esaminare la costituzionalità della carcerazione di imputati la cui condanna è stata confermata in secondo grado. Ma pochi credono che l'alta corte, dopo avergli negato un habeas corpus la settimana scorsa, ora permetta all'ex presidente di tornare in libertà.