Allarme nel Mediterraneo: gommone in avaria al largo della Libia

L'imbarcazione è stata segnalata alle autorità libiche, italiane e maltesi da Sea Watch e Alarm Phone: uno dei due tubolari si starebbe sgonfiando. A bordo ci sono 120 persone

Nuovo allarme nel Mediterraneo, dove un gommone in difficoltà è stato segnalato in acque internazionali dall’ong Sea Watch e da Alarm Phone. A bordo si troverebbero almeno 120 persone (fra le quali 24 minori), alla deriva a una cinquantina di miglia dalle coste della Libia. Secondo quanto riferito dalle ong, l’imbarcazione non disporrebbe più del motore e uno dei due tubolari sarebbe in procinto di sgonfiarsi, probabilmente a causa di una falla. Da Alarm Phone è arrivata una segnalazione anche alle autorità maltesi, oltre che a quelle italiane, facendo appello per un intervento immediato in soccorso dei migranti, al fine di evitare l’affondamento del gommone. La posizione, al momento, sarebbe a 50 miglia da Zilten e il primo avvistamento è arrivato dall’aereo Moonbird, appartenente a Sea Watch, dal quale sarebbe stato individuato anche un corpo privo di vita.

Gommone in difficoltà

“Moonbird – ha scritto Sea Watch in un tweet – ha individuato il gommone in pericolo con circa 120 persone a bordo. Finora nessuno ha risposto alle nostre chiamate di soccorso. Il gommone va alla deriva e uno dei due tubolari si sta sgonfiando. Queste persone devono essere salvate immediatamente!”. Sempre dall’ong tedesca arriva l’avviso di una probabile lesione allo scafo, che renderebbe estremamente concreto il rischio di affondamento: “Il tubolare continua a sgonfiarsi e le persone a bordo non hanno giubbotti di salvataggio, quindi è solo questione di tempo prima che il gommone affondi e accada un’altra tragedia. Alarm Phone è in contatto con le persone a bordo e ci riferiscono che ci sono 24 minori”.

Nuovi sbarchi

Un allarme che arriva in un momento in cui le rotte migratorie hanno visto una percorrenza decisamente maggiore rispetto agli ultimi mesi. Nei giorni scorsi, le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza hanno effettuato sei interventi di soccorso nei confronti di barchini in difficoltà al largo di Lampedusa. Piccole imbarcazione, la più grande delle quali contava circa 30 persone a bordo, ma che avrebbero contribuito a saturare l’hotspot dell’isola dove, al momento, si troverebbero 180 persone. A fronte di una capacità di appena 95.