Blu Whale, nuovo caso in Emilia Romagna: studentessa salvata dalle amiche

Il “gioco del suicidio“, più conosciuto come Blu Whale challenge, continua ad espandersi anche in Italia dove, solo grazie all’intervento delle sue amiche, è stata salvata una ragazza poco più che adolescente.

Il caso

Per tutelare la privacy della giovane studentessa dell’Emilia Romagna, ancora minorenne, non è sono stati diffusi i suoi dati anagrafici, né la sua città di residenza e il nome della scuola da le frequentata. A notare i suoi comportamenti strani e i molteplici segnali di disagio, sono state le sue compagne di classe che hanno deciso di rivolgersi immediatamente ai loro insegnanti. Tempestivo l’intervento dell’istituto scolastico che si è subito messo in contatto con i genitori della giovane. Come riportato dall’edizione online de Il Resto del Carlino, non sono ancora chiari i particolari della vicenda. Le forze dell’ordine stanno indagando per capire se la studentessa, che era arrivata a fissare la data del suicidio, abbia agito per emulazione o per attirare l’attenzione o se realmente fosse finita nella rete del Blu Whale.

Altri casi di Blu Whale

Ma questo in Emilia Romagna, purtroppo, non è l’unico caso in qualche modo riconducibile al Blu Whale che si è verificato in Italia. E’ di pochi giorni fa, infatti, la notizia di una 13enne di Pescara strappata al limbo delle 50 prove e poi ricoverata nel reparto di neuropsichiatria dell’Ospedale Salesi di Ancona. O ancora, due 16enni toscane, rispettivamente di Lucca e Montecatini terme, erano state risucchiate dal vortice di questa macabra sfida e avevano deciso di farla finita. Anche loro sono state salvate grazie all’intervento di un compagno di classe che, allarmato da un messaggio della sua amica su Whatsapp, ha deciso di raccontare tutto a un carabiniere amico di famiglia.