Una scuola per combattere il Maligno

Nell’anno 2004 l’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e il Gris – Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa, diedero concreta-mente avvio alla realizzazione del corso. A partire dall’anno 2013, a questi due enti si è unita l’Associazione Internazionale Esorcisti il cui Presidente, fin dal 2004, figurava tra i relatori.

Nelle prime due edizioni, negli anni accademici 2004-2005 e 2005-2006, il corso si svolse nell’arco di 4 mesi, per poi essere proposto in modo intensivo nell’arco di una settimana dal 2007: questo per venire incontro alle numerose richieste che provenivano da ogni parte del mondo. Nel 2008 si decise di prendere un anno sabbatico di riflessione per riconsiderare l’organizzazione del corso, visto l’enorme impatto mediatico internazionale che fin dalla prima edizione aveva avuto, facendo tra l’altro conoscere in tutto il mondo l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

Nel 2009 si riprese con la quarta edizione. Le numerose richieste di iscrizione, provenienti da diverse nazioni, decretarono la validità dell’intuizione di puntare sulla formazione per rispondere a una reale esigenza, espressa sia dai fedeli sia dai sacerdoti.

La quinta edizione anticipò l’uscita del film “The Rite” (Il Rito), che avvenne agli inizi del 2011, quasi in concomitanza con la sesta edizione, interpretato da Anthony Hopkins, prodotto dalla New Line e distribuito dalla Warner Bros. Tale film si ispira al saggio del 2009 The Rite. The Making of a Modern Exorcist (Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi) del giornalista Matt Baglio, che partecipò a una delle prime edizioni del corso presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum: nel film, infatti, si fa riferimento a questo corso.

La settima edizione, che si è tenuta nel 2012, ha visto la partecipazione di 205 persone; l’ottava 182; la nona 176; la decima 167; l’undicesima 218 provenienti da 33 nazioni; l’attuale vede circa 250 iscritti da 40 nazioni. La media per le ultime sei edizioni è di circa 200 iscritti.

Dopo l’undicesima edizione è stato presentato al pubblico il docu-film “Liberami” prodotto dalla regista Federica Di Giacomo che partecipò al decimo corso facendo riprese e intervistando alcuni partecipanti. Anche in quel film viene fatto riferimento a questo corso.

Ciò che caratterizza questa iniziativa accademica è l’impostazione multidisciplinare, infatti il tema dell’esorcismo viene affrontato sotto diversi aspetti: teologici, canonici, antropologici, fenomenologici, sociologici, medici, farmacologici, psicologici, legali, criminologici. Questa impostazione, che ne ha decretato il successo, permette una formazione ad ampio raggio, unica nel panorama dell’offerta formativa universitaria.

Diverse sono le novità del corso di quest’anno, qui ne segnalo solo alcune: un forum di discussione sui film Liberami e The Rite; la relazione del Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, sul ruolo di Maria nella lotta contro satana; la relazione di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola, sul potere del Vescovo di scacciare gli spiriti impuri; l’indagine sociologica del Prof. Giuseppe Giordan, dell’Università di Padova, condotta sull’ampio archivio di Mons. Sante Babolin, professore emerito della Pontificia Università Gregoriana ed esorcista della diocesi di Padova.

Vorrei infine aggiungere, a questa mia sintetica presentazione, due brevi considerazioni, che mi auguro possano essere spunto per approfondimenti durante il corso. La prima riguarda l’interesse che alcuni giovani mostrano per un particolare tipo di satanismo il cosiddetto “satanismo spirituale” che all’apparenza si presenta in modo accattivante e innocuo. Tale satanismo vede in Satana/Lucifero, un essere reale, una figura buona e positiva che si oppone all’ignoranza. Per esso Satana è un essere bellissimo, con cui è possibile avere una relazione personale, ed è il vero padre e creatore dell’umanità; i demoni sono considerati amici dell’umanità e danno attenzione individuale e protezione, inoltre il satanismo non riguarderebbe il male ma l’elevazione e il potenziamento dell’umanità, mentre il Dio della tradizione giudeo-cristiana viene visto come entità fittizia e negativa.

Tale satanismo si presenta in rete sotto sigle diverse, ma la bellezza e positività di cui si fa portatore, sfociano, a conferma dell’incoerenza di questi ambienti, in rituali di distruzione per i nemici e per le persone dalle quali si ritiene di aver subito delle offese. Alcune testimonianze di persone che si sono avvicinate ingenuamente a questo tipo di satanismo hanno evidenziato l’insorgenza di problemi esistenziali e spirituali risolvibili solo ricorrendo all’intervento dell’esorcista.

La seconda considerazione fa riferimento al fatto che nel campo dell’esorcismo e della preghiera di liberazione è sempre più necessaria una preparazione approfondita per evitare derive intellettuali e pratiche non consentite dalle norme canoniche. A tal proposito vorrei citare la Lettera agli Ordinari riguardante le norme sugli esorcismi, della Congregazione per la Dottrina della Fede, del 29 settembre 1985, scritta per richiamare ed esplicitare alcune norme del diritto canonico, da tenere presenti di fronte all’incremento di certi gruppi ecclesiastici che, sotto la guida di laici, si ritrovano per fare suppliche allo scopo preciso di ottenere la liberazione dall’influsso dei demoni.

Così scriveva l’allora Prefetto, Card. Joseph Ratzinger: “Il canone 1172 del Codice di Diritto Canonico dichiara che nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi se non ha ottenuto dall’Ordinario del luogo una speciale ed espressa licenza (…) ai fedeli non è neppure lecito usare la formula dell’esorcismo contro satana e gli angeli ribelli, estratta da quella pubblicata per ordine del Sommo Pontefice Leone XIII e molto meno è lecito usare il testo integrale di questo esorcismo (…) i Vescovi sono invitati a vigilare affinché (…) coloro che sono privi della debita facoltà non abbiano a guidare riunioni durante le quali vengono usate, per ottenere la liberazione, preghiere nel cui decorso i demoni sono direttamente interrogati e si cerca di conoscerne l’identità. Il richiamo di queste norme, tuttavia, non deve affatto allontanare i fedeli dal pregare affinché, come ci ha insegnato
Gesù, siano liberati dal male”.

Giuseppe Ferrari, discorso d’apertura del corso dell’Associazione internazionale degli esorcisti