Yemen, rapporto Onu: più della metà dei bambini morti, uccisi da bombe saudite

La coalizione araba a guida saudita è responsabile di oltre la metà dei bambini uccisi o feriti lo scorso anno, nel contesto del conflitto in Yemen. È quanto ha affermato il segretario generale Onu Antonio Guterres, illustrando la bozza di un rapporto elaborato di recente da un gruppo di esperi delle Nazioni Unite.

Il documento Onu

Il documento, diffuso ieri mercoledì 17 agosto dalla Associated Press (Ap), sottolinea che per un totale di 1340 vittime minori di età registrate nel 2016 in Yemen, almeno 683 (pari al 51%) sono il risultato di raid aerei sferrati dai caccia di Riyadh. Inoltre, almeno tre quarti degli attacchi a scuole e ospedali – 38 su 52 – sono opera della coalizione araba.

Secondo quanto riferisce il magazine Foreign Policy la nuova rappresentante speciale Onu per i bambini e i conflitti armati Virigina Gamba intende inserire la coalizione araba a guida saudita attiva in Yemen nella lista di Paesi che uccidono o feriscono bambini. Oggi Gutierres dovrebbe incontrare la Gamba e discutere il rapporto che accusa i sauditi. Tuttavia, la versione finale (e ufficiale) è ancora oggetto di studio e non verrà pubblicata prima di un mese.

La replica

Immediata la replica della missione saudita all’Onu, che respinge le accuse e ricorda “lo scambio positivo di informazioni” con le Nazioni Unite in merito alle attività della coalizione in Yemen.

Dal gennaio 2015 la nazione del Golfo è teatro di un sanguinoso conflitto interno che vede opposte la leadership sunnita dell’ex presidente Abedrabbo Mansour Hadi, sostenuta da Riyadh, e i ribelli sciiti Houthi, vicini all’Iran e agli Hezbollah libanesi. Inoltre, nel Paese arabo è oggi in atto anche la peggiore epidemia di colera al mondo, con un numero complessivo di casi che secondo fonti dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha raggiunto il mezzo milione. Fonte: Asia News.