BERGOGLIO AL PRESIDENTE RUSSO: “SFORZO SINCERO PER LA PACE IN UCRAINA”

Oltre un’ora di ritardo per il presidente Putin nel sul incontro con il Santo Padre. E arrivato infatti circa 70 minuti oltre l’orario previsto. Il corteo presidenziale ha attraversato prima via della Conciliazione e poi piazza San Pietro, diretto all’Arco delle Campane. Lungo il percorso c’era anche un gruppo di russi a salutarlo.

Nel colloquio privato, Papa Francesco ha affermato che “occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace” in Ucraina, aggiungendo la richiesta che “tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk”. Inoltre il Pontefice ha sottolineato l’urgenza di “affrontare la grave situazione umanitaria” a Kiev, “assicurando fra l’altro l’accesso agli agenti umanitari e con il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione della Regione”.

Per quanto riguarda i conflitti in corso nel Medio Oriente, sul territorio della Siria e dell’Iraq, “è stato sostanzialmente confermato – ha riferito padre Lombardi – quanto già condiviso circa l’urgenza di perseguire la pace con l’interessamento concreto della comunità internazionale, assicurando nel frattempo le condizioni necessarie per la vita di tutte le componenti della società, comprese le minoranze religiose e in particolare i cristiani”.

L’incontro in Vaticano tra il Papa e il presidente russo è durato circa un’ora e venti minuti, di cui 50 a quattr’occhi. Non era la prima volta che Vladimir Putin e Bergoglio si incontravano per discutere dei temi più importanti della politica internazionale. L’ultimo faccia a faccia in Vaticano risaliva al 25 novembre 2013. Anche in quell’occasione il presidente russo si presentò con 50 minuti di ritardo ma fu pazientemente atteso dal Pontefice che voleva parlargli di argomenti vitali per la Chiesa: dalla questione siriana alle condizioni di vita dei cristiani nella Federazione guidata da Zar Vlad. Bergoglio regalò al capo di Stato un mosaico con veduta dei Giardini Vaticani e ricevette in cambio una delle icone sacre più venerate dagli ortodossi.