“SPROUT”, LA PRIMA MATITA ECOSOSTENIBILE CHE DIVENTA UNA PIANTA

“Per fare un tavolo ci vuole un fiore” recitava una nota canzone del passato. Parole involontariamente recepite da un’azienda danese che promette di far nascere delle piantine di pomodoro dalle…matite. Si chiama “Sprout” ed è la prima “Eco-pencil” in grado di riciclarsi e “trasformarsi” in un germoglio di salvia, timo, calendula, pomodoro ciliegino o melanzana. L’idea, vincitrice del premio “Miglior prodotto Eco-Friendly” del 2015 dalla Global procurement promotional organization partner ufficiale di Earth Day, è nata da un’azienda danese, la Democratech, che grazie a un team specializzato in “product design and development” cerca di sviluppare prodotti ecosostenibili partendo da oggetti comuni.

Sprout è una matita “speciale” perché custodisce un segreto al suo interno: un seme. Ogni eco-pencil ne contiene almeno 4, dipende dalla varietà di vegetale da far nascere. “Dovevamo creare un prodotto per l’eco-ufficio del futuro – spiegano i creatori – e così abbiamo pensato a un prodotto 100 per cento bio che servisse non solo durante il suo periodo di uso per quello che appariva (una semplice matita) ma che avesse una seconda vita”.

Il funzionamento è semplice. Da usare finché non diventa così corta da non poterci più scrivere, la matita va poi messa a mollo per un’ora. L’acqua scioglie l’involucro biodegradabile che la riveste e nutre il seme che andrà piantato sotto un leggero strato di terra in zona soleggiata, innaffiato e tenuto umido. Dopo appena una settimana, spunteranno i primi germogli. “Le persone ci chiedono se lo possiamo assicurare: no, non possiamo, ma abbiamo fatto del nostro meglio. Non è facile far germogliare dei semi e farli crescere forti e belli: si richiedono impegno attivo e cura, se si vuole che erbe fresche sbuchino dalla matita”.

Sprout è in legno di cedro coltivato sostenibilmente, non contiene piombo e il materiale per la scrittura è di grafite e argilla: “Tutto naturale, senza nessun rischio per piante e falde acquifere. Poi profuma di buono, e magari farà perdere a qualcuno la brutta abitudine di masticare l’estremità delle matite: mica vorranno vedersi crescere un orto in bocca? A parte gli scherzi, Sprout non è tossica”, spiegano. Ma c’è ancora del lavoro da fare: “Le nostre matite sono fatte a mano negli Stati Uniti: questo ci offre diversi vantaggi, ma non è la miglior soluzione per l’ambiente, considerato che dobbiamo trasportarle dagli Usa all’Europa. E vogliamo anche capire come poter riutilizzare il pezzettino che resta dopo aver piantato la matita: è completamente atossico, ma vogliamo trovargli un’utilità”. Magari, mettendoli insieme, ci si potrebbe costruire quel famoso tavolo della canzone!