FINALE NBA: I WARRIORS PAREGGIANO LA SERIE. 2-2 IN GARA 4

In gara 4 della finale Nba, Golden State vince 102-83 contro i Cleveland Cavaliers riportando la serie in parità sul 2-2. I Warriors che arrivano da due precedenti sconfitte, giocano a testa alta e dalla metà del primo quarto sono sempre rimasti avanti nel punteggio con i Cavs costretti a inseguire: al termine della terza frazione, LeBron e compagni sono riusciti a ridurre la differenza sino a -6, ma per poco considerando i 21 punti in più dei vincitori al suonare della sirena.

Dopo tre gare straordinarie James questa volta ne mette a segno solamente 20 anche per merito dell’ottima partita di Igoudala, grande protagonista della serata anche in attacco: 22 punti con 4 triple e 8 rimbalzi. In particolare, nell’ultimo periodo, il campione dei Cavs non mette punti a segno, agevolando ulteriormente l’incidere di Golden State verso la meritata vittorie. “Siamo stati tutti bravi – ha detto Igoudala – finalmente siamo riusciti a giocare nel modo giusto. Marcare LeBron è sempre difficile, io ho solo cercato di farlo lavorare il più possibile.”

Deludente anche Dellavedova, che nelle precedenti gare aveva fatto coppia con il “Prescelto”. Top scorer tra i Cavs, il russo Mozgov con 28 punti. Golden State ha invece dimostrato di essere una squadra solida: Curry si risveglia dopo le gare precedenti giocate sottotono e trascina i compagni con 22 punti. Prestazione convincente di tutto il quintetto base, nel quale solo Thompson non raggiunge la doppia cifra. Ora si torna alla Oracle Arena sul 2-2. “In effetti la squadra a un certo punto è sembrata stanca – commenta il tecnico dei Cavs Blatt- questa è la terza partita in cinque giorni e non possiamo far riposare i nostri giocatori a causa delle assenze. Sia chiaro, non cerco scuse. I nostri lunghi hanno fatto bene ma quando tiri con 4/27 da tre è dura vincere una gara di Nba Finals. Con LeBron in panchina a inizio quarto periodo Golden State è scappata via, è vero, ma anche James è umano e devo fargli prendere fiato. Quando lui è fuori gli altri devono riuscire a dare di più”.