ALFANO ALLONTANA LE POLEMICHE: “GOVERNO AVANTI SINO AL 2018”

Nessun divorzio in vista: il governo arriverà sino al 2018. Parola di Angelino Alfano che fuga ogni dubbio su una possibile crisi nella maggioranza dopo il caso Azzollini. Anzi per il ministro dell’Interno, intervistato dal Corriere della Sera, questo “stillicidio, paradossalmente, potrà produrre il risultato di serrare le file nella maggioranza”. Alla prova dei fatti dunque, quando ci saranno “riforme da varare, opportunità da cogliere e problemi a superare” l’esecutivo sarà unito.

Per quanto riguarda il senatore di Ncd finito nell’inchiesta sul crac della Casa della Divina Provvidenza Alfano ha spiegato che “si può indagare e anche processare una persona senza necessariamente usare la detenzione preventiva. E’ in gioco la libertà, perciò invito il Senato a leggere prima le carte. Noi avremo come sempre un approccio garantista, tenuto anche quando si è trattato di parlamentari del Pd”. Il messaggio spedito a Renzi è chiaro: restiamo amici a patto che non si usino due pesi e due misure.

Secondo il ministro, comunque, “non vanno mischiati piani che sono distinti e separati”, sottolineando come “il governo ha preso degli impegni e deve risponderne al Paese. Perciò dicevo che le difficoltà contingenti possono far serrare le file della maggioranza. Penso al nodo delle unioni civili, su cui abbiamo posizioni ancora distanti. Ma penso soprattutto alle priorità sociali ed economiche: immigrazione e Sud devono diventare temi strategici nell’agenda di governo”.

Alfano ha poi escluso una fase di accerchiamento: “No, rifiuto la teoria del complotto. Anche perché il senso di nausea che queste inchieste provocano sta alimentando il voto di reazione”. Quindi “l’unica risposta che possiamo dare è quella del buongoverno. Abbiamo varato leggi che servono all’obiettivo: sulla corruzione, sull’autoriciclaggio, sulla restituzione del maltolto da parte dei ladri. Il mio ministero ha istituito in ogni questura un nucleo speciale per il contrasto alla corruzione”. Il tema caldo in questi giorni è quello dell’immigrazione. Per Alfano ci troviamo “in presenza di un fenomeno  che non ha eguali nel passato. Ma capisco i cittadini, infatti per la prossima settimana ho indetto una riunione con Regioni e Comuni per gestire intanto l’emergenza. Ciò che non accetto è la speculazione sui poveri e sui disperati che aggiunge indignazione alla rabbia”.