PAURA IN LIBIA, BOMBA ALL’AMBASCIATA MAROCCHINA A TRIPOLI

Una bomba è esplosa all’ingresso dell’ambasciata del Marocco a Tripoli. L’attentato, secondo quanto riportato da un funzionario della sicurezza, non avrebbe causato vittime ma seri danni alla struttura e ad un edificio vicino. La sede diplomatica non risulta attiva, Rabat infatti ha ritirato il suo staff sotto ordine del sovrano Mohammed VI e ancora non è chiaro se qualcuno era presente negli uffici al momento dell’attacco.

Alcuni testimoni riferiscono di aver sentito una forte deflagrazione che ha fatto tremare le case vicine. Diverse ore dopo l’esplosione i militanti del Daesh che hanno giurato fedeltà all’Isis hanno rivendicato l’attentato. Il Marocco sarebbe nel mirino dello Stato Islamico dopo che lo scorso mese ha ospitato i negoziati sotto egida dell’Onu tra i due governi libici rivali: Tripoli e Tobruk, quest’ultimo riconosciuto internazionalmente.

L’attacco segue di poche ore l’assalto alla sede diplomatica della Sud Corea da parte di due uomini armati nella stessa città. I terroristi avrebbero aperto il fuoco da una macchina in corsa uccidendo due guardie e ferendone una terza. Fonti del ministero degli Esteri di Seoul hanno dichiarato che si sta valutando la possibilità di trasferire l’ambasciata, senza però riferire dettagli sulla località. Intanto Nella parte est del Paese le truppe filo-governative stanno preparando nei pressi di Bengasi l’offensiva finale contro Ansar al Sharia. Da ieri si contano già 2 morti negli scontri.