Arrestati in Francia 4 giovani jihadisti complici di Coulibaly

Sono 4 le persone incriminate dalla procura francese, sospettate di aver fiancheggiato Amedy Coulibaly, lo jihadista autore del massacro del supermercato Kosher del 9 gennaio. Venerdì scorso durante la retata, 12 persone erano state arrestate perché sospettate di aver offerto sostegno logistico al terrorista, ma otto sono state rilasciate tra domenica e stamattina, mentre per gli altri quattro la procura ha chiesto di aprire un’indagine. Uno di loro, sempre secondo la procura, dovrebbe essere indagato anche per il possesso e trasporto d’armi, adesso i magistrati che indagano sul caso dovranno decidere se accogliere o meno queste raccomandazioni. L’inchiesta per cercare possibili complici continua in Francia ma soprattutto all’estero, prosegue infatti la stretta collaborazione internazionale, in particolare con Spagna, Turchia e Belgio.

Fa intanto scalpore la notizia apparsa su Le Canard Echainè, che pubblica il rapporto del vigile che il 30 dicembre fermò il terrorista per un normale controllo di routine. Lo Jihadista era con la moglie Hayat su una macchina a noleggio, si dirigeva verso Madrid, dove la donna prese il volo per Istanbul. Nel suo rapporto il vigile segnalò che, quando cercò il nome di Coulibaly sulla banca-dati della polizia, scoprì che questo era segnalato dal servizio anti-terrorismo tra le persone ricercate. Ma l’indicazione per le forza dell’ordine era di cercare il massimo delle informazioni senza destare sospetti, il vigile era stato così costretto a rilasciarlo. L’agente della polizia locale informò comunque i suoi vertici e la polizia antiterrorismo ma nessuno prese misure, probabilmente per una leggerezza o errore di valutazione.