Start up: la novità che fa girare il mondo

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È un termine che va molto di moda in questo periodo, complice la crisi o forse anche no. Fatto sta che quando si parla di start up – che vuol dire  “avvio” – si intende appunto l’inizio di un’attività imprenditoriale. Se solo online o con una sede fisica e creazione di prodotti “concreti” poco importa: una start up è un’iniziativa che nasce per la prima volta. Alcune hanno raggiunto fama mondiale e cifre, sia di investitori che di profitti, da capogiro; basta prendere ad esempio i due miliardi pagati da Zuckerberg per Oculus Vr, o i due miliardi e mezzo sborsati da Microsoft per Mojang, l’azienda produttrice del celeberrimo videogioco Minecraft e i quasi 20 miliardi incassati da WhatsApp per entrare a far parte di Facebook.

Ai primi posti, come immaginabile, troviamo le start up made in Usa, seguite da quelle cinesi. Ma occhio all’India, ormai lanciata sulla via del progresso. Ma sono molte di più le start up che fanno parlare di sé e ce ne sono alcune che sembrano avere il potenziale di rivoluzionare interi settori del mercato.

Tra queste troviamo Hampton Creek, il cui fondatore Josh Tetrick propone di rimpiazzare l’utilizzo delle uova di origine animale nell’alimentazione, con un sostituto di origine vegetale: l’obiettivo, al di là delle questioni etiche sul mangiare o meno prodotti animali, sarebbe quello di frenare l’allevamento intensivo delle galline.

Su altri fronti si sta mettendo in mostra Slack che consente ai dipendenti di un’azienda di dialogare via chat, di trasferire file fra loro, di scambiarsi messaggi privati. Ottimizza insomma il flusso di informazioni in ambito imprenditoriale. Ma lo fa in maniera talmente efficiente da essere diventata la start up con il tasso di crescita maggiore di sempre.

C’è poi Smart thing che a voler essere rigorosi, non è proprio una start up, dato che è stata comprata da Samsung per 200 milioni di dollari l’estate scorsa. Fornisce una serie di gadget per ogni evenienza da applicare a porte finestre, elettrodomestici: dal controllare le luci di casa, in maniera che si accendano e spengano da sole a seconda della presenza o meno di qualcuno nella stanza, al portone del garage che si solleva automaticamente al passaggio dell’auto, ai sistemi di video-sorveglianza.

Infine alcune start up nascono in un mondo che a volte sembra sorpassato, come quello dell’imprenditoria italiana. Two Reads, ad esempio, si è aggiudicata il premio “Digital publishing Creative Ideas 2014” come miglior progetto di “entrepreneurship” e propone  un obiettivo chiaro: fornire a case editrici e rivenditori tutto ciò che serve per far arrivare il libro giusto al lettore giusto. Idee semplici con dietro complessi calcoli matematici che sembrano guidare su nuovi binari la società mondiale.