L’universo si fa bello a luglio: tutti i fenomeni celesti

Dopo aver assistito all’affascinante “bacio” tra Venere e Giove, il mese di luglio inizia con la luna piena; e non sarà l’unica, visto che questo mese avrà ben due pleniluni, un fenomeno noto anche come “luna blu”. Il primo plenilunio avrà luogo il 2 luglio, mentre il secondo il 31. Un evento che in media si ripete ogni 2,7 anni ma che, in alcuni casi, può essere anche più frequente. Accadde anche nel 1999, quando vi furono due lune blu, a gennaio e a marzo.

Ma le notti estive non mancheranno i loro consueti appuntamenti. Uno dei più attesi è sicuramente quello del Triangolo Estivo. Osservando la sfera celeste in direzione sud-est sarà possibile notare tre stelle, particolarmente brillanti, che appaiono come i vertici di un triangolo. Sono le stelle Vega, Altair e Deneb e fanno parte, rispettivamente, della costellazione della Lira, dell’Aquila e del Cigno. Il Triangolo sarà visibile per tutti i mesi estivi, in quanto Vega, insieme ad Arturo della costellazione del Bootes, è la stella più brillante.

Ma non solo stelle, anche i pianeti saranno visibili sull’orizzonte celeste. L’Uai – Unione astronomi italiana – fa notare che Mercurio sarà visibile solo all’inizio del mese, poco prima dell’alba sull’orizzonte orientale. Poi si avvicinerà al sole, con il quale avrà la congiunzione il 23 luglio. Venere, dopo il “bacio” sarà sempre più difficile da osservare di sera, in quanto si sta avvicinando sempre di più al Sole.  Anche Giove si allontanerà dalla Terra, avvicinandosi alla stella Regolo, nella costellazione del Leone, tanto che a fine mese sarà difficile distinguerlo.

Marte sarà difficile da individuare: il pianeta rosso infatti sarà osservabile solo al mattino presto molto basso sull’orizzonte orientale. Saturno invece sarà possibile vederlo al calare della notte, culminando a sud-ovest nelle ore centrali della notte. Negli ultimi giorni del mese sarà possibile ammirare Urano intorno alla mezzanotte nella parte sud-est della sfera celeste, anche se la sua luminescenza sarà molto debole. Nettuno sarà osservabile solo con il telescopio per gran parte della notte, sorgendo in tarda serata nella zona sud-est dell’emisfero boreale.

Quella di Giove e Venere non è stata l’unica congiunzione astrale che l’estate ci riserva: toccherà anche alla Luna e alle Pleiadi che si troveranno in congiunzione l’11 luglio nelle ultime ore della notte, guardano ad est. Un’altra congiunzione coinvolgerà la Luna, Giove e Venere. Anche se molto bassi sull’orizzonte celeste occidentale, i due pianeti e il nostro satellite naturale saranno visibili al crepuscolo serale il 18 luglio.

Non ci sarà bisogno di attendere agosto per le stelle cadenti: occorre tenere presente che i giorni a cavallo del doppio plenilunio del 2 e 31 luglio saranno i meno adatti per via della luce lunare. Le regioni di cielo più attive sono quelle di Sagittario, Aquila, Capricorno e Aquario. La pioggia di stelle avrà inizio tra il 12 e il 13 luglio con le beta Capricornidi e il 18 con la corrente delle Aquilidi. Tra le costellazioni Dragone, Aquila e Cigno, sarà possibile ammirare altri sciami tra cui quello delle gamma Draconidi e delle omicron Draconidi, toccherà poi alle alfa Cignidi e infine alla componente più meridionale delle delta Aquaridi anche se queste ultime saranno disturbate da plenilunio.