In calo gli arrivi in Europa

Si riducono i flussi migratori verso l'Europa. Il numero di arrivi, ha riferito il commissario Ue per le Migrazioni e gli affari interni, Dimitris Avramopoulos, è calato di quasi il 30% rispetto al 2014 (anno pre-crisi). 

Non rallentare

“I tempi sono maturi per accelerare e intensificarsi i nostri sforzi su tutta la linea e non rallentare” ha detto. Adesso, ha aggiunto, “abbiamo bisogno di azioni più rapide in materia di rimpatrio, gestione delle frontiere e canali legali, in particolare il reinsediamento dall'Africa ma anche dalla Turchia”. 
Secondo i dati forniti dalla Commissione, con 205.000 attraversamenti irregolari di frontiera nel 2017, gli arrivi nell'Ue sono stati inferiori del 28% rispetto al 2014. Ma la Ue sottolinea che “la pressione sui sistemi di migrazione nazionali, pur diminuendo, rimane elevata, con 685.000 domande di asilo presentate nel 2017″. 

La situazione

La Commissione, che parla di “progressi compiuti nell'ambito dell'agenda europea sulla migrazione”, stabilisce “ulteriori azioni chiave da adottare, tra cui quelle contenute nella tabella di marcia per un verso un accordo globale sulla migrazione entro giugno 2018″. La diminuzione degli arrivi irregolari è stata confermata per tutto il 2017 e per i primi mesi del 2018 – prosegue l'esecutivo Ue – ma “la situazione generale rimane fragile e saranno necessari ulteriori sforzi degli Stati membri e della Ue per garantire una risposta continua ed efficace alla sfida migratoria”.

Risultati positivi

Secondo il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans è necessario “mantenere questo slancio e lavorare sodo per compiere ulteriori passi avanti, compreso trovare un accordo sulla riforma del sistema di asilo. E' molto urgente onorare i contributi finanziari su cui gli Stati membri si sono impegnati. La gestione della migrazione rimane una priorità fondamentale per i nostri cittadini e riusciremo a raggiungere questo obiettivo solo attraverso un impegno globale e collettivo”. Per l'alto rappresentante della politica Estera, Federica Mogherini, “la strategia che abbiamo messo in atto per gestire la migrazione in collaborazione con i principali Paesi, le organizzazioni delle Nazioni Unite e l'Unione africana sta dando risultati positivi e la cooperazione e le responsabilità condivise sono fondamentali per affrontare efficacemente questa sfida globale”.