Affrontare il mondo digitale: una serie tv per aiutare le famiglie

L'intervista di Interris.it a Francesca Lusenti, Responsabile per i servizi del lavoro di Ifoa, Istituto Formazione Operatori Aziendali

Registri elettronici per la scuola, moduli pre compilati per il 730, attivare uno spid, scaricare da un sito istituzionale un certificato. No, non stiamo elencando a caso ciò che di cui potremo avere bisogno nel nostro quotidiano. Ma non tutti, si sentono a loro agio in un mondo sempre più digitale e che cambia repentinamente.

“La Famiglia Digitale”

La Famiglia Digitale“: si chiama così il nuovo progetto di Ifoa (Istituto Formazione Operatori Aziendali), in collaborazione con il Forum delle Associazioni Familiari, finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità che offrirà allo stesso tempo informazione e formazione. L’obiettivo è quello guidare e istruire le famiglie di oggi, in particolare casalinghi e casalinghe, e renderli autonomi nell’utilizzo dei moderni strumenti digitali utili, e in alcuni casi quasi indispensabili, per la vita quotidiana.

Un format avvincente

Per la formazione, è stato scelto un format avvincente e innovativo: quello di una serie tv. Si tratta di 14 episodi della durata di un’ora e mezza, i protagonisti saranno attori professionisti, guidati da Massimo Temporelli, noto fisico e divulgatore scientifico. I corsi saranno completametne online, in tempo reale. Per chi non potràseguirli interamente, sarà possibile iscriversi a una community e scaricare i contenuti.

L’intervista

Per approfondire l’argomento, Interris.it ha intervistato Francesca Lusenti, Responsabile servizi per il lavoro di Ifoa.

“La famiglia digitale”: di cosa si tratta? 

“La Famiglia Digitale: una serie a episodi è un’iniziativa rivolta a casalinghe e casalinghi, che prevede 14 episodi formativi da 1,5 ore nei quali si tratteranno temi sulla digitalizzazione della vita quotidiana e familiare allo scopo di favorire l’acquisizione di competenze sempre maggiori e rafforzare la padronanza del digitale nella nostra vita. Parallelamente agli episodi, condotti dal fisico e divulgatore scientifico Massimo Temporelli, ci sarà la possibilità di far parte di una community online nella quale si potranno rivedere i contenuti, fare domande e ricevere supporto per eventuali difficoltà che si riscontrano nella vita quotidiana a contatto con il digitale”.

Perché avete scelto di trasformare questo corso formativo in una serie TV? 

“Per rendere più accattivante e divertente l’apprendimento. Spesso il mondo digitale spaventa, soprattutto chi non si è mai dato il tempo di imparare ad usare gli strumenti a disposizione. Ma tramite questo format noi intendiamo utilizzare un linguaggio più vicino alle persone per diminuire questo sentimento di spaesamento e fornire maggiore padronanza rispetto agli strumenti digitali. Le puntate sono girate in uno studio /teatro cinematografico, con il coinvolgimento di attori che simulano la vita domestica quotidiana di una famiglia (la Famiglia Linghi); ad esempio la madre e il figlio in salotto che dialogano su alcuni “aspetti digitali” in cui sono incappati, il padre e la madre che si confrontano in cucina sul funzionamento della smart tv, ecc. L’obiettivo è di rendere il più verosimile possibile le ‘sfide’ quotidiane delle persone in famiglia in un periodo storico in cui molte delle cose che facciamo e con cui abbiamo a che fare, intercettano il mondo digitale”.

Quali sono le principali difficoltà a cui va incontro un casalingo o una casalinga che conosce e non sa muoversi autonomamente nel mondo digitale? 

“Spesso i casalinghi e le casalinghe si trovano a dover gestire molte attività quotidiane utilizzando strumenti digitali di cui non si hanno completa padronanza, e devono per forza ricorrere all’aiuto dei più giovani che, tuttavia, non sono sempre presenti in casa per poter aiutare i familiari con maggiori difficoltà. Si pensi ad esempio all’utilizzo dei servizi online della Pubblica Amministrazione, a cui si collega l’utilizzo dell’Identità Digitale, oppure ai servizi di Home Banking, all’iscrizione dei figli a scuola, che avviene quasi esclusivamente online, oppure ancora l’utilizzo di strumenti digitali per la gestione del budget e delle spese familiari. Non ultimo, servono maggiori competenze anche per capire se un sito è affidabile, ad esempio se ci arriva in link sospetto non tutti riescono subito a capire che occorre evitare di aprirlo per non rischiare virus o intrusioni nei propri account.  Questi sono solo alcuni degli strumenti che spesso “spaventano”, ma proprio perché le persone non hanno avuto il tempo di prenderci confidenza e di aumentare la consapevolezza nel loro utilizzo. Il nostro progetto serve proprio per avvicinarsi a questo mondo divertendosi, senza timori, e con una squadra pronta a dare il supporto necessario per diventare più digitali”.

Quali sono gli strumenti necessari e giusti per “vivere in una famiglia digitale”? 

“Come detto sopra, gli strumenti ormai necessari sono il servizio di Home banking, l’Identità Digitale ed i servizi online della PA, le iscrizioni a scuola, ma anche acquisti online, posta elettronica, condivisione di documenti online, il pagamento delle multe o di tasse online, comunicare a distanza con i familiari, prenotare viaggi e vacanze. Infine, l’importanza di avere maggiore padronanza dell’ambiente digitale è fondamentale anche allo scopo di proteggere i dati personali su internet per tutelare la privacy propria e della famiglia e contrastare il cyberbullismo”.

Rendere il mondo digitale un’opportunità, e non una sfida, per tutti è possibile? 

“Assolutamente sì! Come già detto, il digitale è ancora nuovo per molte persone, e può spaventare, ma saperlo utilizzare per migliorare la propria vita è necessario oltre che utile per tutti”.

Vuole fare una sua conclusione? 

“Siamo convinti dell’importanza di questo progetto, perché risponde ad un bisogno quanto mai sentito in questa epoca storica di veloce digitalizzazione. Tramite questa iniziativa, infatti, intendiamo accompagnare tutte le casalinghe e casalinghi, che si sentono esclusi dai servizi e da una vita sociale ormai tutta digitale, verso una maggiore consapevolezza e una ritrovata padronanza di tutti quegli strumenti digitali che possono aiutare a vivere meglio”.