Rossi non si sbilancia: “Aiuto a Vinales? Vedremo”

La strada che porta al Gp del Giappone apre un bivio per Valentino Rossi e la Yamaha. Con Marc Marquez e la Honda lanciati verso il secondo trionfo iridato e Andrea Dovizioso candidato come rivale più accreditato per contendere allo spagnolo il titolo, il team di Iwata si trova a dover decidere cosa fare da grande. Se da una parte, infatti, la migliore posizione in classifica imporrebbe una puntata generale sulle chance iridate di Maverick Vinales, dall’altra c’è un Rossi che, dopo il buon 5° posto di Aragon ottenuto ancora claudicante dopo il crac di tibia e perone, si è ormai quasi pienamente ripreso e che ha ancora voglia di dire la sua in questo mondiale. A tre giorni dall’appuntamento sulla pista di Motegi, il Dottore deve però fare i conti non solo con la sua voglia di riscatto ma anche con la migliore posizione in classifica del compagno di squadra, ancora non proibitiva per la rincorsa a Marquez.

Strategie mondiali

Al momento, la situazione in graduatoria vede il campione in carica in testa con 224 punti, 16 in più del ducatista Dovizioso e 28 sul connazionale Vinales. Distanze assolutamente non incolmabili, anche in virtù dei 4 Gp ancora da disputare. Il problema semmai, in casa Yamaha, è capire se adottare una strategia che consenta a Maverick di attaccare la vetta (includendo anche Rossi come supporto) o lasciare a briglie libere Valentino che, in questo caso, potrebbe intraprendere una corsa verso il podio (distante per ora 28 punti), tentando di inserirsi nel gruppone alle spalle dello spagnolo su Honda.

Rossi: “Motegi mi piace”

A dire la verità, ora come ora nemmeno Rossi ha linee guida ben precise: “E’ una situazione interessante ma anche strana – ha detto alla vigilia delle libere -. Bisognerà vedere quello che decideranno Yamaha, Honda e Ducati e se chiederanno a me, Dani e Jorge di dare una mano ai compagni”. Di una cosa però Rossi è certo: “Di solito la Yamaha lascia le cose piuttosto aperte in questi casi”. Sul Gp di Motegi, invece, quello che vedrà il Dottore tornare a pieno regime dopo aver ben figurato ad Aragon nonostante le non certo ottimali condizioni fisiche, Valentino si è detto fiducioso: “Sulla carta la pista è, delle tre, quella che ci mette meno in difficoltà con la gomma posteriore ma dobbiamo solo andare in pista e vedere. Se fosse bagnato sarebbe un peccato, anche se girando dal venerdì sul viscido avremmo la probabilità di lavorare a fondo e sistemare al meglio la moto”.