Roma, ora è crisi: il Bologna fa festa all'Olimpico

Adesso è proprio crisi, quella della Roma che non sa più vincere e dopo il flop di Reggio Emilia, cede di schianto anche all'Olimpico.Passa il Bologna, con pieno merito. Finisce 3-2, per effetto della doppietta di Barrow e del gol di Orsolini nel Bologna, mentre la Roma ha trovato il gol prima su autorete di Denswil per l'1-2, poi il colpo di testa di Mkhitaryan per il 2-3 che ha riacceso le flebili speranze. Rmaste tali, perché all'Olimpoico a fare festa è il Bologna. La Roma ripresenta in campo dal primo minuto Mkhitaryan dopo un mese di assenza. A sinistra nei quattro di difesa c'è Kolarov, Santon a destra, davanti gli esterni sono Perotti e Under. Panchina per Spinazzola e Kluivert. Nel Bologna, out Poli, Sansone e Santander, dentro Barrow con Palacio schierato da Mihajlovic, uscito solo stamane dall'ospedale e regolarmente in panchina. Nonostante l'emergenza il Bologna arriva all'Olimpico e fa la voce grossa anzi, grossissima. Soriano detta tempi e gioco, Barrow e Orsolini si prendono con autorità le fasce.

Man bassa felsinea

La Roma resta a guardare come le celebri stelle di Anton Giulio Maiano, manco fosse rimasta a Reggio Emilia. Sinisa fa tesoro proprio dei novanta minuti con Sassuolo, e avanza Tomiyasu per limitare le folate di Kolarov. Il Bologna parte benissimo, aggressivo, compatto, sciolto nei movimenti. Giocano meglio gli emiliani e alla prima occasione vera passano. Barrow cerca in aerea Palacio, la palla arriva a Orsolini con la complicità di Smalling che non riesce a chiudere e Bologna avanti. Smalling respinge male e Svanberg calcia alto da ottima posizione, ma che rischi per la Roma. Impalpabile. La Roma prova a scuotersi, Kolarov la mette in mezzo per Under, Denswil è sciagurato nell'intervento e nel tentativo di anticipare il turco, la mette alle spalle del proprio portiere: 1-1. Ma neppure il pari zittisce il Bologna che riprende a fare il suo gioco e prima della mezz'ora arriva il nuovo vantaggio. Azione personale di Barrow che entra in area dalla sinistra, gran destro che trova la deviazione di Santon per terminare la sua corsa sotto l'incrocio. Sempre e solo Bologna, Svanberg manca di poco il terzo gol. Finisce qui un primo tempo di marca bolognese, con la Roma, che esce tra i fischi, in grave difficoltà. E non va meglio a inizio ripresa quando l'imprendibile Barrow si concede il raddoppio personale. Salta Mancini e con l'interno destro fulmina Pau Lopez: 3-1 Bologna.

Speranze vane

Fonseca corre ai ripari, fuori Under e Santon, dentro Carles Perez e Bruno Peres. Bani trattiene Perotti, la Roma chiede il rigore, ma il Var punisce una punizione irregolare di Bruno Peres. L'ingresso dell'ex Barcellona regala più vivacità ai giallorossi, toccati nell'animo. La Roma prova a scuotersi e prova a riaprire la partita. Bruno Peres la mette in mezzo, sulla palla si avventa Mkhitaryan che di testa fa 2-3 con una ventina di minuti ancora da giocare. Dzeko sfiora il pari, palla deviata in angolo. Adesso la Roma insiste, dentro anche Kalinic per Veretout con Fonseca che gioca il tutto per tutto. Dzeko ci mette anima e cuore, Skorupski salva in due tempi. La Roma come a Reggio resta in dieci: stavolta tocca a Cristante per un'entrata su Orsolini che Guida punisce con il rosso. Fuori Orsolini per Olsen nel Bologna che non vuole correre rischi. Skorupski fa due salvataggi su Dzeko in pieno recupero e la speranza giallorossa tramonta in un misero amen. Vince il Bologna, meritatamente, che adesso può pensare anche al sogno europeo. Per la Roma è notte fonda. Ed è sempre più crisi.