Qualificazioni mondiali: il Brasile travolge l’Uruguay e va a +7, l’Argentina supera a fatica il Cile

Sorridono Argentina e Brasile, vincenti e soddisfatte (soprattutto i verdeoro) contro Cile e Uruguay nelle sfide di qualificazione ai Campionati mondiali del 2018 in Russia. L’Albiceleste ha regolato la Roja di Juan Antonio Pizzi, prendendosi una piccola rivincita dopo la delusione della Copa America Centenario persa in finale ai rigori proprio contro i cileni (e per la seconda volta consecutiva dopo la finale del 2015), allora allenati dall’argentino Sampaoli. A decidere la sfida del Monumental è stato, ironia della sorte, un rigore (dubbio) realizzato da Leo Messi (che fallì nella serie conclusiva di East Rutherford), alla rete numero 58 con la maglia della nazionale argentina ma protagonista di una prestazione tutt’altro che positiva, come del resto quella della sua squadra. La sconfitta, infatti, non è certo un risultato onesto per la nazionale cilena, propositiva ma poco precisa sotto porta. A onor del vero, l’Albiceleste ha mancato un paio di occasioni per chiudere i conti (una clamorosa con Rojo), riuscendo comunque a portare a casa un risultato importantissimo per inserirsi in terza posizione nella classifica Conmebol (dietro all’Uruguay e davanti alla Colombia), mentre al Cile non resta che recriminare per un rigore abbastanza generoso costato partita e quinto posto. Pizzi e i suoi si trovano ora fuori dalla zona spareggio, con 20 punti.

Paulinho show, Brasile a valanga

Chi sorride davvero è il Brasile, autore di una prestazione travolgente contro l’Uruguay, schiantato per 4-1 a domicilio nell’Estadio Centenario di Montevideo. Protagonista di giornata (anzi, di serata) è il discusso Paulinho, autore di una fenomenale tripletta che ribalta la rete iniziale di Cavani (tutt’ora capocannoniere delle qualificazioni con 8 gol) su calcio di rigore. Alla festa partecipa anche Neymar, autore della terza rete della Seleçao realizzata con un morbido tocco sotto dopo una fuga palla al piede. La nazionale verdeoro guarda tutti dall’alto, con 30 punti conquistati e ben sette di vantaggio sull’inseguitrice principale (proprio la Celeste).

Paraguay e Colombia ok, si ferma Muriel

Boccata d’ossigeno anche per il Paraguay che, regolando l’Ecuador per 2 reti a una, si porta a 18 punti in classifica, restituendo linfa vitale alla speranza di qualificazione a Russia 2018. Le reti di Valdez e Alonso rendono inutile quella di Caicedo e consentono all’Albirroja di portarsi al settimo posto a sole tre lunghezze dalla zona verde, ossia la quarta posizione momentaneamente occupata dalla Colombia. Proprio i Cafeteros, grazie a un gol nel finale di James Rodriguez (tap-in dopo vincente dopo il rigore sbagliato), hanno superato la Bolivia a Barranquilla, conservando la quarta piazza ma perdendo per infortunio il doriano Luis Muriel, che sta portando non poca apprensione dalle parti di Genova, naturalmente sponda blucerchiata. Pareggio inutile, infine, quello di Maturìn tra Venezuela e Perù: il 2-2 finale racconta di una sfida disputata a viso aperto ma, a conti fatti, un’occasione sprecata per la selezione andina, bloccata sul segno “x” e inchiodata all’ottavo posto, con 15 punti. Forse troppo pochi per sperare ancora negli spareggi interzona.