L'Inter fa l'impresa: 3-2 alla Lazio, è Champions

In Champions va l’Inter in compagnia di Juve, Napoli e Roma. La Lazio si accomoda in Europa League dopo aver accarezzato per 79’ il sogno, prima di evaporare in un concitatissimo finale. La sblocca un’autorete di Perisic, di D’Ambrosio il pari nerazzurro e prima dell’intervallo il 2-1 di Felipe Anderson. Nel finale, tutto nerazzurro, le reti di Icardi su rigore e di Vecino con in mezzo l’espulsione di Lulic.

Lazio avanti due volte

L’Olimpico è uno spettacolo, uno spot bellissimo per il calcio. In palio c’è l’accesso alla Champions del prossimo anno. Lazio a +3 sull’Inter, con i nerazzurri nella scomoda posizione del prendere o lasciare, obbligati a vincere, mentre i biancocelesti hanno due risultati su tre a disposizione. De Vrij c’è, così come Immobile, Luis Alberto e Parolo neppure convocati. Lazio con il solito 3-5-1-1 col bomber del campionato punta di riferimento. Spalletti conferma l’Inter migliore del momento, Gagliardini parte dalla panchina. Tutto sullo spalle di Mauro Icardi nel 4-2-3-1 iniziale, con Perisic, Candreva e Rafinha alle spalle dell’attaccante argentino. Partenza lanciata con l’Inter che vuole fare la partita ma Icardi commette subito un errore, andando liscio in pena area sul cross teso di Perisic. Poi ci prova l’ex Candreva, fischiatissimo. Avvio prorompente da parte dei nerazzurri ma Lazio che cresce, con un super Milinkovic: Felipe prima e Milinkovic il serbo poi fanno tremare Handanovic che, però, non può nulla dopo soli 9' sulla botta di Marusic che trova la complicità della deviazione di Perisic: palla in rete ed esplode l’Olimpico biancoceleste. L’Inter accusa il colpo: dietro D’Ambrosio e Miranda fanno flanella, la squadra appare nervosa, incapace di reagire. Davanti Icardi stenta ancora: la Lazio perde palla in uscita ma l’argentino, solo davanti a Strakosha, incrocia malissimo e manda la palla sul fondo. Lazio a tratti devastante, Milinkovic da solo è spettacolo allo stato puro. Ci prova su punizione, Handanovic neppure la vede ma la palla si spegne sul palo. Spalletti scuote la testa, l’Inter non decolla ma trova il pari nel momento migliore dei biancocelesti. Da palla inattiva, con Strakoska che salva una prima volta su D’Ambrosio che, sulla linea di porta, in girata la riprende e la mette dentro: 1-1. Ma che partita all’Olimpico. Adesso è l’Inter ad alzare il baricentro, sale Rafinha. D’improvviso il nuovo guizzo laziale: Lulic la mette in mezzo attaccando la profondità, D’Ambrosio e Miranda stanno a guardare e Anderson si inserisce con perfetta scelta di tempo, incrociando sul secondo palo: 2-1 Lazio.

Ripresa, tutto in 3 minuti

Ripresa con l’Inter chiamata a ribaltarla: ci prova due volte con Perisic, sul quale si immola l’attento Strakoska. Spalletti richiama Candreva, non brillante, e dentro Eder nel tentativo di dare più profondità alla manovra. L’Inter prova a ragionare ma i minuti passano inesorabilmente. La manovra è però troppo lenta, le ripartenze disordinate, le imprecisioni nei passaggi fanno il resto. Dentro Karamoh per Rafinha con 23 minuti ancora da giocare. Lazio che controlla. Brozovic non incide, Perisic si illumina a corrente alternata. Angolo di Brozovic, Marusic la tocca con la spalla. Rocchi dice che è rigore, poi va a vedere l’azione al Var e annulla la decisione. Resta 2-1 Lazio, sconsolato Spalletti. Cambio anche nei biancocelesti: dentro Lukaku per Immobile che esce tra gli applausi e poi fuori Radu per far posto a Bastos, quando alla fine mancano appena quattordici. De Vrij, prossimo nerazzurro, stende Icardi in area e stavolta Rocchi non ha dubbi: è rigore che lo stesso Icardi trasforma spiazzando Strakoska e portando l'Inter sul 2-2. E non è finita perché, a stretto giro, Rocchi estrae il secondo giallo per Lulic dopo un bruttissimo fallo su Brtozovic: Lazio in dieci. E adesso è un’altra partita perché l’Inter ci crede e la Lazio soffre. Dieci alla fine, occasione per Karamoh, Strakosha ci arriva. L’Inter spinge, fuori D’Ambrosio, dentro Ranocchia e, da azione da calcio d’angolo, Vecino svetta più alto di tutti e la piazza dove l'estremo difensore laziale non può arrivare: nove alla fine e partita ribaltata in appena tre minuti di gioco nei quali è successo di tutto. Tre a due Inter e finale tutto da scrivere con la Lazio che adesso deve provare a fare qualcosa per riprendersi il pari che varrebbe la Champions. Inter adesso più reattiva sulle seconde palle, Lazio sulle gambe. Karamoh, entrato benissimo in partita, tiene alti i nerazzurri e la Lazio non riparte. Icardi gioca per la squadra, tiene palla e prende punizioni con l’Inter che chiude in avanti. Dentro Nani, fuori De Vrij. Non c’è un attimo di tregua. Quattro di recupero, Olimpico col fiato sospeso, Icardi non chiude su un assist di Eder e la Lazio resta aggrappata all’ultima speranza. Rosso per Patric che dalla panchina protesta vivacemente. Finale infuocato, con i biancocelesti che attaccano ventre a terra, ma non c’è più tempo. Rocchi fischia la fine, Inter in Champions, Lazio in Europa League. Crollata nel finale, per stanchezza, per incapacità di gestire il risultato. Spalletti salva la stagione ma quanti interrogativi per la Lazio.

Gli altri verdetti: Crotone in B, Atalanta in Europa

Quello dell'Olimpico è il verdetto certamente più atteso di giornata ma, nel pomeriggio, anche il resto dei dubbi sono stati sciolti dall'ultima di campionato che, in modo atroce, ha segnato la retrocessione del Crotone, sconfitto 2-1 a Napoli e terza squadra a scendere nel campionato cadetto, assieme a Benevento ed Hellas Verona. Sui calabresi, pesa come un macigno il gol di Milinkovic che, allo scadere, ha tolto loro il successo contro la Lazio. Negli altri match, il Milan si conferma sesta forza del campionato rifilando 5 reti alla Fiorentina che, in questo modo, resta fuori dall'Europa League. In coppa ci va l'Atalanta, nonostante la sconfitta per 1-0 sul campo del Cagliari. In coda vincono tutte: l'Udinese, che salva la stagione stendendo 1-0 il Bologna (scavalcato in classifica); la Spal, che ne fa 3 alla Samp e ottiene una meritatissima salvezza; il Chievo, che regola 1-0 il già retrocesso Benevento. Nell'incontro delle 15 fra Genoa e Torino, i liguri si impongono per 2-1 chiudendo con una vittoria davanti al proprio pubblico. Nel match serale, la Roma espugna il Mapei di Reggio Emilia con un autogol di Pegolo su traversone di Manolas: giallorossi terzi con merito e a bottino pieno nell'ultima uscita, contro un Sassuolo già sazio da tempo.