Bomba carta sull'auto del tecnico dell'Andria calcio

E'tempo di bombe in Puglia. Dopo l'esplosione all'alba di una bomba davanti alla sede del centro anziani “Il Sorriso di Stefano” di Foggia, si apprende la notizia che un ordigno è stato fatto esplodere sull'auto del responsabile dell'area tecnica della squadra di calcio della Fidelis Andria (serie D) mentre nello stadio i calciatori si stavano allenando. La bomba carta ha danneggiato il parabrezza e la parte superiore del cofano dell'auto del responsabile tecnico, Fabio Moscelli. L'episodio è stato denunciato alla Polizia e raccontato dalla società sui social in cui parla di un episodio “inaudito ed estremamente grave” e della “consapevolezza di aver superato un limite che adesso non è più tollerabile”. E promette sanzioni. I due episodi dinamitardi, quello foggiano e questo di Andria, non sarebbero collegati, ma sono lo specchio di una situzione divenuta preoccupante in più parti della Regione Puglia.

Il comunicato

Riportiamo la nota dell'ufficio stampa della Fidelis Andria a seguito del triste episodio di cronaca avvenuto durante l'allenamento della squadra biancoazzurra: “È una giornata davvero brutta per il calcio andriese. Più dei momenti difficili, più delle sconfitte, più delle prestazioni opache. Quanto accaduto nel pomeriggio di ieri all’esterno dello Stadio Sant’Angelo dei Ricchi durante un allenamento della prima squadra della Fidelis è qualcosa di inaudito ed estremamente grave. Una bomba carta è stata fatta esplodere sull’auto del nostro responsabile dell’area tecnica Fabio Moscelli. Auto parzialmente distrutta, ma quello che fa più male è la consapevolezza di aver superato un limite che adesso non è più tollerabile. Tutta la società Fidelis è vicina a Fabio Moscelli e l’atto intimidatorio su cui stanno lavorando le forze dell’ordine è un atto gravissimo che non può passare inosservato. Andria non merita senza dubbio quella posizione di classifica ed al netto di errori e delusioni, la società, sta lavorando con costanza per far si che ci si riesca a tirare fuori da questa situazione come ampiamente dimostrato. Questa è la stessa società che ha evitato che il calcio in città sparisse definitivamente. Andria adesso però deve reagire più che mai compatta contro questo modo di intendere il calcio e lo sport. Una stagione può essere difficile, può diventare complicata nonostante si sia cercato di programmarla, può cambiare obiettivi durante, ma non può mai trasformarsi in un campo di guerra. Nonostante la delusione torneremo in campo domenica con la certezza di metterci tutti sino all’ultima stilla di sudore per portare a casa il miglior risultato possibile. A chi ha compiuto quel gesto vogliamo solo dire che non può esser annoverato tra i tifosi della Fidelis e speriamo che al più presto le forze dell’ordine arrivino a scoprirne l’autore. Ai veri tifosi della Fidelis ed in particolare ai gruppi organizzati, chiediamo di prendere subito le distanze da quanto accaduto e di aiutare le forze dell’ordine a risalire a chi ha compiuto il vigliacco gesto. La società sta lavorando alacremente per far si che vi sia la massima sicurezza per tutti i suoi tesserati e collaboratori. Se si dovessero verificare altri episodi di violenza di qualsiasi genere la società oltre all’immediato disimpegno da parte di tutti i soci potrà anche decidere di ritirare la squadra dal campionato”. Solidarietà da più parti alla vittima dell'intimidazione.