San Serapio (Serapione), laico Mercedario e martire, nasce a Londra nel 1179 circa, muore ad Algeri il 14 novembre 1240.
Proviene da una nobile famiglia: il padre è capitano della corte di Enrico II di Inghilterra. Partecipa sia alla terza crociata (con l’imperatore Federico Barbarossa e il re Riccardo Cuor di Leone) sia alla quarta (con Leopoldo X duca d’Austria).
Recatori in Algeria, incontra uno schiavo cristiano che è deciso a rinnegare la fede pur di tornare in libertà. Serapio, per non fargli rinnegare Cristo e dargli la libertà, si offre al suo posto come schiavo. La somma per il suo riscatto non arriva in tempo: viene crocifisso a una croce a “x” e poi squartato. Il suo culto è confermato nel 1625; la canonizzazione arriva nel 1743.
E’ raffigurato legato al patibolo con l’abito dei Mercedari.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi.
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