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Sanità tra i banchi: disegno di legge per una nuova materia scolastica

Sanità in classe. Gli stili di vita, secondo l’Iss, costituiscono il principale fattore di protezione. O, in prospettiva inversa, di rischio modificabile rispetto alla costruzione del proprio benessere e all’insorgenza delle patologie croniche. Quelle cioè che oggi sono al primo posto fra le malattie come impatto su mortalità e spesa sanitaria. Prevenzione delle malattie e promozione della salute dunque si realizzano non solo tramite politiche e strategie intersettoriali. Ma anche attraverso azioni rivolte direttamente alla popolazione (nelle diverse fasce d’età). Al fine di promuovere abitudini di vita salutari. “Primi fra tutti: sana alimentazione, attività fisica, contrasto al fumo e al consumo di alcol“, osserva l’Istituto Superiore di Sanità. “La scienza è lo strumento più potente di cui l’umanità dispone per migliorare la qualità e la prospettiva di vita delle persone”, sosteneva l’oncologo Umberto Veronesi. La Fondazione a lui intitolata nasce nel 2003 su iniziativa di Umberto Veronesi e di molti altri scienziati e intellettuali di fama internazionale. Fra cui 11 premi Nobel. Con lo scopo di promuovere la ricerca scientifica di eccellenza. E progetti di prevenzione, educazione alla salute e divulgazione della scienza.

Richiamo

La difesa della salute inizia sui banchi scolastici. La Fondazione Veronesi lancia il progetto “Educazione alla salute a scuola”. Dalla commissione Cultura e Istruzione del Senato arriva un importante riconoscimento per l’impegno profuso nelle scuole. Secondo il presidente della Repubblica, il Servizio sanitario nazionale “è un patrimonio prezioso da difendere e adeguare“. Sergio Mattarella ha parlato di sanità al Festival delle Regioni che si è svolto a Torino. Un richiamo molto apprezzato dagli Ordini dei medici, che si dicono “contenti e rincuorati dal suo intervento“. Filippo Anelli è il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo). Il Capo dello Stato ha indicato tra le priorità il diritto costituzionale alla salvaguardia della salute e alla coesione sociale. Lo scienziato Umberto Veronesi ha contribuito alla nascita dell’AIRC (1965). Ha fondato il Gruppo Internazionale sul Melanoma (1970) e la Scuola Europea di Oncologia (1982). Ha guidato per 15 anni Progetto Finalizzato del CNR sul Controllo delle Malattie Tumorali. Negli anni ha partecipato a importanti organizzazioni sovranazionali, fra le altre ha presieduto l’Unione Internazionale contro il Cancro. L’Organizzazione Europea per le Ricerche sui Tumori (EORTC). La Federation of European Cancer Societies (FECS). Il Committee of Cancer Expert della Commissione Europea. Inoltre ha condotto il programma di lotta ai tumori “Europa contro il cancro”.

Sanità da tutelare

Il tour nazionale è stato ideato per gli istituti scolastici di primo grado e secondo grado.  Un’iniziativa svolta in cooperazione fra commissione  del Senato e Fondazione Umberto Veronesi Ets. Il presidente della settima Commissione permanente del Senato, Roberto Marti ha deciso di assegnare il riconoscimento a Fondazione Veronesi. Per l’impegno profuso che ha visto il coinvolgimento di centinaia di studenti sul territorio. In vista della presentazione del disegno di legge per rendere la salute materia scolastica obbligatoria. Il progetto si è svolto in molte scuole di dieci regioni. E ha visto ogni volta la partecipazione di un senatore e di un rappresentante di Fondazione Veronesi. Coinvolgendo i ragazzi in workshop a tema inquinamento per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Un impegno rilevante e fortemente voluto da Fondazione Veronesi che da anni promuove la ricerca scientifica d’eccellenza. E progetti di prevenzione, educazione alla salute e divulgazione della scienza in sempre più numerose scuole del territorio. Nell’ambito del protocollo d’intesa firmato con il ministero dell’Istruzione e del merito.

Tecniche innovative

A Umberto Veronesi si deve in particolare l’impulso fondamentale alla chirurgia conservativa per il più diffuso fra i tumori femminili, il tumore del seno. Nel 1973 iniziò uno studio pioneristico per dimostrare che i tumori di piccole dimensioni possono essere asportati con una tecnica che risparmia la rimozione totale della mammella, la quadrantectomia. Nel 1981 i dati preliminari vennero pubblicati sul prestigioso New England Journal of Medicine. E il New York Times riprese la notizia in prima pagina. Iniziò così l’evoluzione di pensiero oggi acquisita da ogni chirurgo, che porta a risparmiare mutilazioni non necessarie alle donne con tumore al seno. Dalla massima terapia tollerabile alla minima terapia efficace. Seguendo gli stessi principi, Umberto Veronesi ha studiato e promosso tecniche innovative come la biopsia del linfonodo sentinella, per evitare la dissezione ascellare quando possibile, e la radioterapia intraoperatoria in una sola seduta durante l’intervento di rimozione. Si è dedicato alla prevenzione del tumore del seno con importanti studi sui retinoidi e il tamoxifene. Ha pubblicato oltre 800 lavori scientifici e 12 trattati di oncologia.

Valore della salute

La centralità sociale della sanità è stata ribadita da papa Francesco alla Federazione nazionale degli Ordini dei Tsrm-Pstrp. “Un mondo che scarta gli ammalati, che non assiste chi non può permettersi le cure, è un mondo cinico e non ha futuro”, ha detto il Pontefice professionisti della sanità. Esortandoli “a guardare sempre ai valori etici come riferimento indispensabile per le vostre professioni. I valori infatti, se ben assimilati e uniti al sapere scientifico e alle necessarie competenze, permettono di accompagnare nel migliore dei modi le persone che vi sono affidate. La salute non è un lusso! Un mondo che scarta gli ammalati, che non assiste chi non può permettersi le cure, è un mondo cinico. E non ha futuro”. Jorge Mario Bergoglio ha ricevuto i tecnici sanitari di radiologia medica e alle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. Anche voi, professionisti sanitari siete persone- sottolinea il Papa-. Avete bisogno di qualcuno che si prenda cura di voi. Attraverso il riconoscimento del vostro servizio, la tutela di condizioni adeguate di lavoro. E il coinvolgimento di un numero appropriato di curanti. Affinché il diritto alla salute venga riconosciuto a tutti“.

Valore della salute

Umberto Veronesi è stato una figura di riferimento per la lotta ai tumori e per la cultura scientifica internazionale. Ha dato impulso e innovazione alla ricerca medica italiana e ha rivoluzionato la percezione della malattia oncologica. Ha voluto, ispirato e presieduto la Fondazione che dal 2003 porta il suo nome. Dall’aprile 2000 al giugno 2001 è stato ministro della salute. Impegnandosi soprattutto a favore di una legge a tutela dei non fumatori. Della lotta al dolore. Del rinnovamento del concetto di ospedale. E dei diritti dei malati. Roberto Marti, presidente della settima commissione permanente del Senato, ringrazia la Fondazione Umberto Veronesi. Per “il lavoro fianco a fianco“. E aggiungono i promotori dell’iniziativa: “Con questo progetto abbiamo voluto portare in tutte le scuole il valore della salute. E accendere un faro sull’importanza della prevenzione. Come parte integrante della crescita dei cittadini, sin da studenti“.

In classe

Insegnamento non scontato. E che, anzi, “richiede uno sforzo congiunto delle istituzioni. A supporto della scienza. Per l’implementazione costante di quanto offerto dalla ricerca e dall’avanzamento tecnologico. Una sfida che la commissione che presiedo ha raccolto subito. E intende portare avanti con responsabilità. Anche attraverso l’attività legislativa”. Il professor Paolo Veronesi presiede la Fondazione Umberto Veronesi Ets. “È con orgoglio che ringrazio il presidente Marti per il riconoscimento assegnato al progetto congiunto. Per l’impegno profuso nel portare nelle scuole primarie e secondarie di primo grado l’educazione alla salute. Sono felice di questa medaglia che giunge a testimonianza della bontà delle attività portate avanti sul territorio nazionale. Affinché i giovani possano essere correttamente informati. E diventare consapevoli dell’importanza di seguire sani stili di vita. A tutela della salute personale e collettiva”.

Giacomo Galeazzi

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