San Leone II, benevolo amico degli indigenti

San Leone II, Papa, Aldone (Enna), 611-Roma, 3/07/683 Succede ad Agatone. E’ Papa dal 682 al 683: è l’ottantesimo pontefice della Chiesa cattolica.

Avvenimenti

• Viene consacrato pontefice diciotto mesi dopo la sua elezione, poiché l’imperatore Costantino IV Pogonato ripristina la norma ondo la quale il papa debba avere l’autorizzazione imperiale per essere consacrato.

•  Dotato di grande eloquenza, oltre alla lingua latina conosce quella greca. Notevole predisposizione per il canto. Cerca di imporre la supremazia del vescovo di Roma sul patriarca di Costantinopoli (che invece tenta di affermare la sua indipendenza).

Fa restaurare la basilica di Santa Bibiana sull’Esquilino, dove trasferisce le reliquie dei martiri sepolti nella via Portuense; fa ricostruire la chiesa di San Giorgio in Velabro per la numerosa comunità greca residente a Roma.

• Introduce durante la celebrazione della Messa il bacio della pace.

• Condanna papa Onorio I per la sua tolleranza verso i monoteliti.

Spiritualità

Abile nel parlare e nell’insegnare, incita al bene e alla fede. L’amore per la povertà lo porta a essere benevolo amico degli indigenti, che soccorre materialmente e spiritualmente.

Morte

Viene sepolto nella basilica vaticana. Nel 1607 il suo sepolcro viene spostato sotto l’altare della Madonna della Colonna.

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi