Beato Pietro Renato Rogue, sacerdote vincenziano e martire, Vannes (Francia), 11/06/1758 – Vannes, 3/03/1796. Proviene da una famiglia della media borghesia e di fede cristiana. Viene educato nel collegio gesuita di Sant’Ivo.
«Esatto nei suoi doveri. Dedica tutto il suo tempo all’esercizio delle sue funzioni sacerdotali o a prepararle con la preghiera e lo studio. Amico del silenzio e separato dal mondo, se vi sta è per aiutare tutti. Fedele imitatore di san Vincenzo de’ Paoli nella semplicità, umiltà, mansuetudine, mortificazione e zelo per la salvezza delle anime. Lascia dappertutto il buon profumo di Cristo» (Padre Jaquier, superiore generale dei Vincenziani).
Dal carcere scrive una lettera alla madre e ai fratelli in cui afferma di morire per la fede e di essere felice nel dare la sua vita per amore di Cristo. Trascorre la notte che precede l’esecuzione pregando e preparando gli altri condannati a morire nella fede. La ghigliottina è posizionata vicino al collegio, dove si è consacrato a Cristo. Le sue ultime parole sono le stesse di Gesù in croce: «Nelle tue mani, o Signore, consegno il mio spirito». Molti dei presenti, senza alcun timore e rispetto umano, bagnano dei fazzoletti nel sangue versato dal martire. E’ beatificato nel 1934. Le sue reliquie sono venerate nella cattedrale di Vannes.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi
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