Mercurio di Cesarea, un santo soldato orientale

San Mercurio di Cesarea, è originario della Caesarea di Cappadocia (Turchia) ed è vissuto nel III secolo.

E’ un altro dei santi soldati orientali: il suo culto è celebrato fin dall’antichità a Cesarea, in Cappadocia, il 25 novembre. Non ci è pervenuta nessuna notizia storica sulla sua vita. Secondo la leggenda, è figlio di un ufficiale sciita dell’esercito romano. Mercurio diventa generale sotto gli imperatori Decio e Valeriano.

Quando Roma è minacciata dai Goti, Mercurio guida i soldati dell’imperatore Decio e consegue una grande vittoria. Decio si accorge che Mercurio non è presente alla cerimonia di offerta di sacrifici agli dei, che si è soliti ringraziare dopo ogni vittoria.

Aneddoti

  • San Basilio sogno il martirio di Mercurio che appare in cielo e uccide con una lancia Giuliano l’Apostata, l’imperatore che ha rinnegato la vera fede.
  • Si dice sia apparso ai soldati della prima crociata insieme a San Giorgio e San Demetrio.

Morte

Quando Mercurio confida a Decio di essere cristiano e dichiara di non voler rinnegare Cristo, l’imperatore temendo di irritare il popolo romano, lo fa trasferire a Cesarea di Cappadocia, sua patria di origine, dove il santo viene per tre volte torturato e miracolosamente sempre guarito da un angelo. E’ infine decapitato.

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi