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Commemorazione di tutti i fedeli defunti

In questa festa vengono commemorati tutti coloro che sono morti nel “segno della fede in Cristo”. Il culto dei defunti è molto antico e presente in tutte le civiltà. Nei primi secoli ci si ritrovava con i familiari e si mangiava intorno alle tombe dei propri cari. La Chiesa, fin dal IX secolo, ha coltivato grande pietà verso la memoria dei defunti e ha offerto, per loro, i suffragi.

A Roma si inizia a celebrare la commemorazione dei defunti fin dal XIV secolo. Viene posto in risalto il carattere pasquale della morte cristiana ed è affermato il misterioso contatto con i morti per i quali, in virtù del sacrificio eucaristico, si implora la misericordia del Signore. Gesù ha promesso che, per chi rimane nel suo amore, la morte sarà il passaggio a una vita in pienezza e felicità. 

La commemorazione è istituita nel 998 dall’abate del monastero di Cluny, sant’Odilone, e poi si diffonde a tutti i monasteri cluniacensi. La Chiesa romana accetta la festa in modo ufficiale nel 1311. Nel 1915 Papa Benedetto XV permette a ogni sacerdote di celebrare tre Messe di suffragio: la prima secondo l’intenzione del celebrante, la seconda secondo l’intenzione del Papa e la terza in suffragio di tutti i defunti.

Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi

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