Gentile Direttore,
condivido perfettamente quanto esplicitato nell’articolo di Barbarossa. Insegno da 37 anni nella scuola media. Lo scorso anno la chiusura delle scuole dai primi di marzo fino alla fine è stata devastante. La dad non può certo dirsi scuola, piuttosto un rimedio emergenziale che può durare al massimo qualche settimana.
Confermo che le scuole, in particolare primarie e secondarie di I grado, ma anche le altre, sono sicure! Abbiamo avuto colleghe positive e un alunno, ma non hanno contagiato nessuno. Se il problema sono i trasporti, possibile che non si riesca a risolverlo?
Davvero il danno che si sta arrecando a bambini e ragazze è inaccettabile e foriero di conseguenze anche gravi per la loro crescita. Non è possibile che bar, ristoranti, supermercati siano aperti e le scuole chiuse!
Penso che davvero si debba fare un’azione forte, condivisa e partecipata, per chiedere che le scuole riaprano al più presto.
Daniela Bosoni
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