Chiesa Cattolica

Francesco incontra i giovani: “Non vivete di istanti, siate campioni di costanza”

Un incontro non con i giovani ma con le nuove generazioni. Per le quali il futuro è da costruire ma anche da gestire, nella consapevolezza di un mondo in continuo cambiamento che, se non osservato con i giusti occhi, potrebbe indurre a far ritenere giusto ciò che in realtà è lontano dalla moralità. Papa Francesco lo ricorda alle centinaia di ragazzi e ragazze che, nel piazzale antistante la Basilica di Santa Maria della Salute di Venezia, sono accorsi per incontrarlo e per “condividere, anche solo attraverso una preghiera, uno sguardo e un sorriso, la meraviglia che siamo”. Perché tutti noi, nella nostra natura di “figli di Dio amati”, siamo “chiamati a realizzare il sogno del Signore: testimoniare e vivere la sua gioia”. Talmente grande e bella da sentire il bisogno di condividerla.

Il Papa e i giovani

È Venezia, “la città della bellezza”, che Papa Francesco vive assieme ai giovani il momento dell’incontro. Il quale, nei giorni a venire, renderà pronti ad accogliere “la bellezza che siamo e alimentare”. Un compito da espletare attraverso due parole guida, due “verbi di movimento che animavano il cuore giovane di Maria”: alzarsi e andare. Il primo, un invito a ridestarsi, a levarsi da terra “perché siamo fatti per il Cielo”. Rifuggire dalle tristezze per stare in piedi dinnanzi alla vita e accogliere il dono: “Eppure spesso ci si trova a lottare contro una forza di gravità negativa che butta giù, un’inerzia opprimente che vuole farci vedere tutto grigio”. Per questo non bisogna dimenticare di “lasciarci rialzare: farci prendere per mano dal Signore, che non delude mai chi confida in Lui, che sempre risolleva e perdona”. Aiutare qualcuno a rialzarsi, è l’unico momento in cui “si può guardare una persona dall’alto in basso”, come Gesù fa con noi.

Campioni di costanza

La nostra bellezza compensa le nostre fragilità, e viceversa. Il Papa invita i giovani a un paragone con la stessa Venezia, “che è splendida e delicata al tempo stesso. È bella e delicata, ha qualche fragilità che dev’essere curata”. E, una volta tornati in piedi, occorre restare in questa posizione: “Il segreto di grandi conquiste è la costanza. È vero che a volte c’è questa fragilità che ti tira giù, ma la costanza è quello che ti porta avanti, è il segreto. Oggi si vive di emozioni veloci, di sensazioni momentanee, di istinti che durano istanti. Ma così non si va lontano. I campioni dello sport, come pure gli artisti, gli scienziati, mostrano che i grandi traguardi non si raggiungono in un attimo, tutto e subito”. E se questo “vale per lo sport, l’arte e la cultura, vale a maggior ragione per ciò che più conta nella vita”.

Usare il cellulare ma incontrare le persone

L’invito del Santo Padre ai giovani è a vivere con la costanza di chi cerca di raggiungere un risultato attraverso l’onestà e le proprie forze. Vivendo appieno i momenti di bellezza: “Non isolatevi, cercate gli altri, fate esperienza di Dio assieme, seguite cammini di gruppo senza stancarvi. Tu potresti dire: ‘Ma attorno a me stanno tutti per conto loro con il cellulare, attaccati ai social e ai videogiochi’. E tu senza paura vai controcorrente: prendi la vita tra le mani, mettiti in gioco; spegni la tv e apri il Vangelo – è troppo questo? –, lascia il cellulare e incontra le persone! Il cellulare è molto utile, per comunicare, è utile, ma state attenti quando il cellulare ti impedisce di incontrare le persone. Usa il cellulare, va bene, ma incontra le persone! Sai cos’è un abbraccio, un bacio, una stretta di mano: le persone”.

Damiano Mattana

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