Il silenzio assordante nei confronti della povertà

Gentile Redazione,

certe volte parliamo di povertà come se fosse un concetto astratto, come se fosse qualcosa di cui discutere magari a cena, magari con la pancia piena, come se fosse un problema teorico… e non ci ricordiamo che si tratta invece di un problema terribilmente concreto, che riguarda esseri umani come noi che non hanno nulla, ma davvero nulla di cui vivere.

Questa riflessione mi è stata evocata mentre scorrevo la notizia che ha pubblicato Interris a proposito di un rapporto Fao che lancia l’allarme sui poveri del mondo. Quando ho letto il titolo dell’articolo sono letteralmente saltato sulla sedia: 135 milioni di persone muoiono ancora di fame nel mondo! Una popolazione di uomini e donne che è il doppio della popolazione della Repubblica Italiana non ha il pane per vivere ed infatti muore.

Fino a quando non avremo le idee chiare su questo fenomeno, fino a quando non avremo giornali sani che come Interris hanno il coraggio di mostrarci con chiarezza la stessa drammaticità delle cifre, io credo che non sentiremo il bisogno di alzarci dalle nostre tavole imbandite e non inizieremo a rimboccarci le mani per fare finalmente qualcosa – e non soltanto chiacchiere – per salvare la vita di uomini e donne meno fortunati di noi.

Sono 135 milioni, un esercito senza voce e senza speranza che aspetta solo un gesto da parte di chi ha il necessario per vivere. Grazie per la vostra attenzione e per il vostro lavoro.

Roberto F.