In Marcia per la Vita nelle vie della Capitale

La Marcia per la Vita vuole essere la sintesi delle tante manifestazioni che durante l'anno si svolgono per ribadire l'importanza della difesa della vita umana”. Con queste parole Virginia Coda Nunziante, presidente del comitato organizzatore, ha definito l'ottava edizione della più importante manifestazione pro-life d'Italia. Partecipata da centinaia di persone, la Marcia ha chiamato a raccolta numerose associazioni, presenti con i loro slogan contro l'aborto e pronti a offrire il loro ricordo per le più recenti vicende che hanno sconvolto l'opinione pubblica mondiale, dal caso di Charlie Gard a quelli più recenti di Alfie Evans e Vincent Lambert (la cui mamma è stata fra le partecipanti del corteo). Al centro della manifestazione, che ha attraversato le strade di Roma, il 40esimo anniversario dell'introduzione in Italia dell'aborto legale, datato 22 maggio 1978.

I numeri

“C’è un libro della vita e c’è un libro della morte – ha spiegato Coda Nunziante -. In questo libro della morte la data del 22 maggio 1978 è scritta con caratteri di sangue, il sangue di quasi 6 milioni di vittime, 6 milioni di bambini non nati che ci trasmettono un messaggio che vogliamo raccogliere: è l’urlo silenzioso, uso l’espressione di un celebre documento del dott. Nathanson, la cui eco non si spegne e che noi vogliamo amplificare e ritrasmettere”. Secondo quanto riportato dalla presidente nel suo discorso, sono stati “6 milioni in Italia in 40 anni ma 50 milioni i bambini uccisi all’anno nel mondo, 137.000 al giorno , 5.700 all’ora”. Numeri sconcertanti che impongono una seria riflessione della classe politica: “Non vogliamo far passare questo anniversario senza chiedere ai nostri politici, e principalmente a coloro che sono qui in piazza con noi, di abrogare la legge 194, e in attesa che si arrivi a questo, intanto di togliere immediatamente dalla spesa pubblica i 2-300 milioni di euro che ogni anno sono dedicati ad uccidere i nostri bambini”.

Meloni: “Dedicata ad Alfie”

Altrettanto altisonanti gli slogan che hanno accompagnato il corteo e apparsi sui numerosi cartelli che hanno sfilato per le vie della Capitale, da “Non uccidete il futuro” a “Ogni aborto è un bambino morto”. Presente anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni: “FdI partecipa alla Marcia nazionale per la vita, dedicata quest’anno ad Alfie Evans, il bambino al quale abbiamo fatto avere la cittadinanza italiana perché i suoi genitori fossero liberi di continuare a curarlo qui in Italia all’ospedale Bambino Gesù”.