Salute e Benessere

Lo zenzero fa bene? Sì, ma senza esagerare…

Le proprietà benefiche dello zenzero numerose e ormai conosciute. Questa spezia infatti è presente da anni sui banconi dei nostri supermercati.

Tra le sue proprietà: fa bene alla digestione e favorisce la naturale assimilazione dei cibi; è indicato per attenuare il senso di nausea in gravidanza; aiuta a prevenire le malattie da raffreddamento e la tisana allo zenzero è molto nota quale rimedio naturale contro tosse, raffreddore e influenza.

Ma in alcuni casi lo Zingiber (questo il nome scientifico) può anche far male. Infatti, se si soffre di colon irritabile, per esempio, è meglio non assumerlo, come anche in caso di gastrite.

I benefici dello zenzero

Lo zenzero è una pianta molto ricca di acqua, ma anche di carboidrati, sali minerali, proteine e tante vitamine, tra cui quelle del gruppo B, la vitamina E e la C.

In caso di malattie e sindromi da raffreddamento, tosse e mal di gola, lo zenzero è un ottimo rimedio, specialmente se assunto sotto forma di decotto caldo, magari con l’aggiunta di miele.

Sotto forma di impacco può essere anche lenire un dolore muscolare, dopo un trauma o uno strappo, mentre mangiarne alcuni pezzetti favorisce l’espulsione delle tossine dall’organismo e la naturale assimilazione dei cibi, aiutando la digestione.

Per sfruttare al meglio le proprietà drenanti e brucia grassi va assunto sotto forma di centrifuga o di integratori.

Gli effetti indesiderati

Quando siamo in presenza di specifiche problematiche o disturbi di di salute, lo zenzero non va assolutamente utilizzato con leggerezza perché presenta, purtroppo, diverse controindicazioni.

Anche nelle persone sane, inoltre, un eccessivo uso di zenzero può far insorgere diversi problemi; nei casi più gravi può anche comportare conseguenze come nausea, vomito, diarrea e intossicazione alimentare.

Limitarsi nell’uso e nelle dosi è, quindi, la prima cosa da fare quando si decide di gustare un po’ di zenzero: la dose giornaliera raccomandata è compresa tra i 10 e i 30 grammi di radice fresca.

Attenzione anche al modo in cui consumate questa pianta: lo zenzero, infatti, va sempre sbucciato, dato che ingerirne la buccia, soprattutto se non accuratamente lavata, può portare a infezioni o irritazioni digestive.

Ecco i principali effetti collaterali che possono manifestarsi a causa di un’eccessiva assunzione di zenzero:

  • Bruciore di stomaco – specialmente se si soffre di gastrite e se assunto a stomaco vuoto, lo zenzero può comportare una forte acidità di stomaco. Totalmente sconsigliata, inoltre, l’assunzione insieme al limone a stomaco vuoto. Soprattutto se assunto in elevate quantità, lo zenzero può poi favorire la comparsa di patologie del tratto digestivo come le ulcere.
  • Gas intestinali ed eruttazioni – chi soffre di colon irritabile deve fare molta attenzione quando assume questa pianta che, favorendo i movimenti intestinali, può provocare diarrea, gonfiore addominale, eccessiva motilità intestinale e stimolare la produzione di gas ed eruttazioni.
  • Palpitazioni al cuore – lo zenzero può influenzare la pressione del sangue, la capacità di coagulazione e il ritmo cardiaco e assumerlo in dosi eccessive può provocare palpitazioni al cuore. Chi soffre di ipertensione e problemi cardiaci dovrebbe assumere questo prodotto sotto stretta sorveglianza medica.
  • Coagulazione rallentata – lo zenzero migliora la circolazione del sangue, fluidificandolo: una proprietà pericolosa per tutti coloro che seguono terapie farmacologiche per la coagulazione del sangue, come anticoagulanti orali, antinfiammatori e antiaggreganti piastrinici.
  • Contrazioni uterine – l’uso di questa pianta è sconsigliato alle donne in gravidanza, perché potrebbe causare gravi contrazioni uterine, mentre durante l’allattamento può comportare un sapore troppo forte del latte materno.
  • Reazioni allergiche – chi soffre di allergie o di ipersensibilità alimentare potrebbe manifestare reazioni allergiche allo zenzero, con sintomi che variano dai rush cutanei fino, nei casi più gravi, a difficoltà respiratorie.

Lo zenzero inoltre è sconsigliato:

  • a chi soffre di emorroidi, dato che aumenta i dolori e lo stato del problema;
  • a chi soffre di diabete, data la capacità di questa pianta di abbassare i livelli di glicemia del sangue;
  • alle persone che soffrono di calcoli biliari, dato che stimola i succhi gastrici e il rilascio di bile da parte della cistifellea.

 

Mariangela Musolino

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