Quali misure economiche per affrontare la crisi da Covid?

Nella società globale in cui i Paesi sono diventati delle Società per azioni che competono con tutti e contro tutti, solo i Grandi Gruppi economici sono in grado di difendersi a volte meglio dei singoli Paesi dalle crisi, dalla concorrenza e da norme incisive, ma i cittadini, le famiglie più deboli?

La politica, i partiti, i politici dovrebbero essere gli avvocati difensori che gratuitamente dovrebbero difendere il bene comune fare politiche per il lavoro, per la famiglia e per gli anziani. Questa settimana rischia di diventare pesante per molte famiglie italiane. Chi le difenderà?

Lunedì scorso la DOXA ci ha detto che il 58% delle famiglie italiane sono in difficoltà ad arrivare a fine mese. A fine giugno erano il 48%. Giovedì 15 Ottobre terminerà la moratoria fiscale per molte piccole aziende e famiglie e il riscaldamento verrà acceso nelle Regioni del Centro Nord. Aumenteranno gli esborsi. Come faranno quelle famiglie a farvi fronte?

Che fine faranno migliaia di piccole aziende che in questi mesi han visto diminuire gli introiti? Questa dovrebbe essere la priorità della politica perché è chiaro che i Decreti di questi mesi del Governo non sono riusciti a difendere la parte più debole del Paese dalla crisi da Covid e da lockdown malgrado le promesse governative che nessuno sarebbe stato dimenticato.

Stupisce che in questa condizione gli investimenti in opere pubbliche siano ancora da sbloccare e che non siano stati rinnovati gli incentivi alla rottamazione delle vecchie auto con l’acquisto dei mezzi Euro 6. Queste misure avrebbero aumentato l’occupazione, l’unico modo serio di migliorare la situazione delle famiglie. Sono queste le vere priorità per chi vuole difendere il bene comune non le nomine di oggi, di domani o dopodomani.