Perché non si può rinunciare al Mes per sostenere la sanità

Bisognerebbe accettare i finanziamenti del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) che sono particolarmente indicati per la Sanità

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Uno tra i più grandi esperti di Management del XX secolo, Peter Drucker, affermava che la Sanità è – tra i sistemi complessi – il più complesso sistema organizzativo.

L’emergenza Covid-19 ha messo in grande evidenza le debolezze e le vistose falle del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), sia nelle strutture ospedaliere di diverse Regioni, sia le carenze nel settore della Prevenzione sul Territorio e delle Residenze Sanitarie assistite (RSA).

Recovery Fund e Mes

Il Recovery Fund, con tanti progetti da presentare nel Recovery Plan, potrebbe essere lo strumento per la ristrutturazione del Sistema Sanitario nei punti più critici e nelle Regioni?

Rispondiamo di No perché i finanziamenti arriverebbero, se va bene, nel secondo semestre del 2021!

Allora, bisognerebbe accettare i finanziamenti del MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) che sono particolarmente indicati per la Sanità e per le sue infrastrutture.

Vorremmo contribuire a far sì che il Recovery Plan, che il Presidente Giuseppe Conte si accinge a presentare all’Unione Europea, non sia un semplice elenco di progetti che interessano i Partiti politici della maggioranza di Governo e forse anche dei Partiti dell’opposizione, per realizzare soltanto i “profitti di consensi elettorali”.

Come la maggior parte dei cittadini, non pregiudizialmente di destra o di sinistra, vorremmo che i Progetti del Recovery Plan siano davvero la concreta risposta che si attendono tutti.

Sì e No

Quindi, diciamo: a investimenti in grandi infrastrutture, per creare posti di lavoro e quindi condizioni di maggiore occupazione per i Millennials. Il Lavoro va messo al primo posto per chi vive nel nostro Paese: Italiani e Stranieri integrati nella Società.

No a interventi legislativi per distribuire miliardi di euro di risorse pubbliche in pura assistenza sociale, con destinatari discutibili, come è accaduto con la legge sul reddito di cittadinanza e sui molti bonus a pioggia.

alla ristrutturazione, con la Digital Trasformation, di sistemi organizzativi arretrati dell’Italia come la Pubblica Amministrazione, la Giustizia, il Sistema Fiscale e il Sistema di welfare.

ad affrontare con realismo e concretezza il problema dell’integrazione dei migranti nella società italiana.

No ad una politica di semplice e finta accoglienza, con i migranti abbandonati a se stessi, favorendone di fatto uno sfruttamento, indegno di un Paese civile e di un popolo che solo apparentemente si dichiara cristiano.

In pratica, si consente che i migranti abbiano paghe di pochi euro/ora, senza alcuna garanzia di sicurezza, come hanno accertato ed evidenziato tante inchieste giornalistiche e televisive da diversi anni e più di frequente in quest’ultimo anno.

Sistema sanitario e Rsa

agli interventi urgenti nel Sistema Sanitario Nazionale per Ospedali specialistici.

a finanziamenti per interventi sul sistema di Prevenzione e della Medicina Generale sul territorio per fare fronte a epidemie come il Covid-19.

Sì al potenziamento delle Residenze Sanitarie Assistite (Rsa) con sistemi di gestione e controllo più adeguati di quelli attuali che in molti casi si sono dimostrati inadeguati per tutelare, in condizioni di sicurezza, la salute degli anziani e dei più fragili.

A mio avviso e dei membri del Comitato Scientifico della
Fondazione Sullo-Democrazia Cristiana servirebbe una
nuova visione di Salute Versus Sanità.

L’appello a Conte

Ci auguriamo che il Presidente Giuseppe Conte sappia resistere agli strattonamenti impropri della politica, con la p minuscola, e sappia essere interprete di una Visione della società con il Neo Umanesimo che ha commentato in più occasioni pubbliche.

Umanesimo cristiano e creato

Noi ci riferiamo da sempre all‘Umanesimo cristiano che mette al centro la Persona e il suo sviluppo integrale, come Membro di una Famiglia, come semplice Cittadino, come componente che appartiene ad una Comunità, in un contesto ambientale ed ecologico che dobbiamo salvaguardati.

Nel III millennio tutti hanno e avranno il dovere di contribuire alla tutela del Creato, per realizzare una nuova Civiltà dell’Amore, come ci spiega Papa Francesco nell’Enciclica Laudato Si’.

Vorremmo vedere coloro che governano l’Italia davvero impegnati con coerenza a rispettare Valori etici condivisi per: “Servire la Politica e non servirsi della politica”, come affermava profeticamente Don Luigi Sturzo 101 anni fa.

*Antonino Giannone, Professore di Leadership and Ethics