Più e più volte, abbiamo spiegato l’importanza di dare priorità all’accessibilità nelle aziende. Va da sé che esiste un imperativo morale per farlo: le persone hanno il diritto di partecipare alla società, indipendentemente dalla loro situazione. Ancora oggi, tuttavia, alcune aziende non apprezzano l’implementazione dell’accessibilità. Secondo uno studio americano, circa il 26% degli adulti statunitensi ha una sorta di disabilità. Parliamo di una parte significativa della popolazione, che ha tutti il diritto di accedere a più informazioni possibili, anche a quelle commerciali che un’azienda può fornire. Investendo nell’accessibilità, si apre l’azienda a una consistente fascia demografica. Non solo si avvantaggiano questi potenziali clienti, ma si avvantaggia anche la propria attività.
Aprendosi a questo gruppo demografico, si vedrà sicuramente un aumento di clienti o consumatori.
Questo aumento dipenderà da come si soddisfano i vari livelli di capacità di accedere alle informazioni e dalla reputazione che l’azienda si guadagnerà proprio per le sue pratiche commerciali etiche. Nell’economia odierna, la reputazione può fare molto, soprattutto quando si tratta di come un’azienda considera i membri delle comunità in difficoltà.
Se un’azienda è conosciuta per gli alti livelli di accessibilità (fisica e digitale), guadagnerà una reputazione favorevole sul mercato che aumenterà l’interazione con la clientela. Gli individui che apprezzano i principi della giustizia sociale guarderanno all’azienda come a un esempio del cambiamento positivo necessario nella società e, poiché l’accessibilità diventa una considerazione sempre più onnipresente, questo è un passo importante che verrà sicuramente notato. Anche se questo dovrebbe essere scontato e non utilizzato spesso come “minaccia” motivazionale, vale la pena ricordare che mantenere l’accessibilità può aiutare, o aiuterà, un’azienda a evitare seri problemi legali.
È già illegale per un’azienda in Italia discriminare gli individui in base alla loro disabilità, ce lo dice la legge 67/2006. Se si dà la priorità all’accessibilità a livello organizzativo, aumenteranno le possibilità che l’azienda rispetti le leggi sull’accessibilità (o antidiscriminazione) pertinenti. Per quanto ci si possa impegnare nelle pratiche per migliorare costantemente l’accessibilità, alcune sistemazioni sono destinate a essere scordate o non prese in considerazione dai non addetti ai lavori. Per esempio, si potrebbe dimenticare il testo alternativo su alcuni aspetti visivi di un nuovo prodotto sulla pagina Web o potrebbe mancare il giusto contrasto di colore su una brochure o sulla app per smartphone, per non parlare dei cataloghi e dei documenti digitali… Sono cose che possono succedere ma non sarà troppo difficile risolverle o correggerle, se questi sono gli unici problemi.
Se un’azienda ha fatto dell’accessibilità una priorità, c’è una maggiore probabilità che qualsiasi errore commesso abbia un impatto minimo, sia facile da correggere e più gestibile in termini di costi, rispetto a massicce revisioni dell’accessibilità all’ultimo istante. Tutti gli utenti di quel prodotto o servizio, trarranno vantaggio dal fatto che viene data la priorità all’accessibilità. C’è un’idea sbagliata nel mondo degli affari: che l’accessibilità sia intesa solo per accogliere e favorire gli utenti con disabilità. Cerchiamo di ricordare, sempre, che ciò non è vero. Certo, l’accessibilità è importante per favorire l’accesso a dati, servizi e informazioni a persone con disabilità, ma se avete le mani impegnate perché state tagliando un pollo, perché volete fare una ricetta a base di pollo, e la musica in sottofondo non è quella che volete, basterà dire: “Ehi Alexa, carica la prossima traccia”. Ecco uno dei principali significati della parola accessibilità: la creazione di una facilità generale nell’esperienza utente amplificata. Come rendere, quindi, un’azienda più accessibile?
Se si vuole che un’azienda prosperi nell’economia di oggi, uno dei passi migliori che si possono intraprendere è quello di investire nell’accessibilità. L’accessibilità aiuta un’azienda ad ampliare la sua base di consumatori per accogliere persone con difficoltà di accesso alle informazioni. Anche i consumatori senza disabilità beneficeranno dell’accessibilità perché troveranno servizi più snelli, prodotti più facili da acquisire e documenti più facili da leggere, senza togliere nulla all’estetica o alla grafica.
Tutto questo per dire che non solo l’accessibilità è la cosa giusta da fare, ma è anche la cosa intelligente da fare.
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