Polemica sulla chiesa comprata dagli islamici

Continua a far discutere l'aggiudicazione dell'ex cappella dell'ospedale Riuniti di Bergamo ad un'associazione mussulmana che intende farne una moschea, la seconda nella città lombarda. Dopo la rinuncia della Diocesi, l'edificio viene attualmente frequentato dalla comunità ortodossa locale.

L'assegnazione discussa

L'ex cappella è stata messa all'asta dalla società Infrastrutture Lombarde. All'apertura delle buste, lo scorso mercoledì, la scoperta che ha fatto scoppiare il caso: l'offerta più alta è stata quella dell'Associazione mussulmani. La cifra offerta da quest'ultima ha superato dell'8% la base d'asta fissata a 418.700 euro ed ha anche surclassato quella presentata dalla comunità ortodossa rumena.

L'attacco del sindaco del Pd

Il clamore della vicenda ha suscitato diverse reazioni polemiche: Giorgio Gori, sindaco Pd di Bergamo, ne ha approfittato per lanciare una frecciata alla Lega. Sul suo profilo Facebook, l'imprenditore ha scritto: “”Chiariamolo bene, perche' c'e' qualcuno che prova a intorbidare le acque: è regione Lombardia, la regione guidata dalla Lega, ad aver messo all'asta la chiesa degli ex Ospedali Riuniti attraverso la sua Azienda Ospedaliera. Per 400 mila euro, come un immobile qualsiasi”. Gori ha continuato: “Il comune di Bergamo nulla c'entra nè nulla sapeva, di quest'asta. E' la regione leghista ad aver del tutto trascurato – anzi, calpestato – il valore spirituale, simbolico, affettivo, di quel luogo. E' la regione leghista, la stessa che da anni nega il diritto costituzionale di tutte le religioni a disporre di dignitosi luoghi di culto, la regione che attraverso l'assurda legge 'anti moschee' costringe i fedeli musulmani a pregare clandestinamente negli scantinati, a segnare questo clamoroso autogol; riuscire a vendere l'ex chiesina dei frati cappuccini alla comunità musulmana è una nemesi persino difficile da immaginare”.

La reazione della Lega

L'assegnazione ha provocato la reazione di diversi esponenti nazionali della Lega. Anche il segretario federale e attuale ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ha commentato: “Ho parlato con il governatore Fontana che mi ha rassicurato da questo punto di vista”. Il titolare del Viminale e l'attuale governatore della Lombardia si sono visti oggi in via Bellerio, sede del partito attualmente al governo con il M5S. Intanto, anche i due deputati leghisti originari del territorio, Daniele Belotti e Alberto Ribolla,  si sono espressi chiedendo la sospensione della gara che ha assegnato il luogo di culto all'Associazione mussulmani. “Vista l'indignazione popolare e la presa di posizione del vescovo di Bergamo riguardo all'aggiudicazione della chiesa dei Frati degli ex ospedali Riuniti da parte di una associazione islamica – hanno dichiarato i due in un comunicato condiviso – abbiamo ufficialmente richiesto alla direzione dell'Asst di non procedere all'assegnazione del luogo di culto, essendo un patrimonio storico della comunita' bergamasca”. Nel comunicato diffuso, i due parlamentari hanno inoltre scritto:  “Alla direzione ospedaliera chiediamo di sospendere in autotutela l'assegnazione della chiesa in attesa della sentenza del processo per truffa che interessa alcuni esponenti di spicco dell'Associazione musulmani di Bergamo. Non va dimenticato, inoltre, che diversi esponenti della comunita' islamica bergamasca sono stati denunciati per violenze e risse nella diatriba interna alla moschea di via Cenisio”. I due deputati del partito di Salvini hanno chiesto “alla Prefettura e alla Questura di verificare se tra queste persone vi sono dei membri dell'associazione che ha vinto il bando, dato che la nuova moschea andrebbe ad insediarsi all'interno di un obiettivo sensibile come e' l'Accademia della Guardia di Finanza”.