Due mensilità in più ai dipendenti, “sono la nostra forza”

A fine anno i dipendenti della Convert, azienda romana specializzata nel settore delle energie rinnovabili, si ritroveranno due mensilità di stipendio in più. Il lieto annuncio lo ha dato loro il presidente e fondatore dell'azienda, che ha li ha voluti così premiare. “I dipendenti – ha spiegato lui, che si chiama Giuseppe Moro – sono la nostra vera ricchezza e asset strategico. Se chiediamo il loro impegno per raggiungere determinati obiettivi e li raggiungiamo trovo naturale che vadano ricambiati”.

Moro rifiuta la retorica dell'imprenditore soltanto generoso. La sua scelta risponde a una strategia imprenditoriale precisa: se un lavoratore sa che il suo impegno viene riconosciuto – il suo ragionamento – dà di più. Nel 2016 la Convert ha avuto un aumento dei ricavi del 300 per cento. Già nel 2012, dopo un picco di ricavi, l'imprenditore parò l'Imi per la prima casa ai dipendenti, e prima di tutto a quelli con figli a carico. Ed escluse i dirigenti dal benefit.

Fu una scelta sui generis. Solitamente i dirigenti sono i primi a ricevere premi quando l'azienda va bene. Basti pensare che – rileva Il Corriere della Sera – già nel Duemila lo stipendio medio del manager era di 500 volte superiore a quello di un dipendente. Si è calcolato che a un operaio della Fiat occorrerebbe più di quattordici secoli per mettere assieme la somma che Sergio Marchionne ha guadagnato nel 2015. La Convert va in controtendenza, per la gratificazione dei dipendenti e per il suo giovamento economico.