Donald Trump torna a casa. Finito il soggiorno forzato al Walter Reed Medical Center di Washington, dove il presidente è stato ricoverato alcuni giorni per aver contratto il coronavirus. “Sto molto bene – è stato il primo commento – mi sento meglio di 20 anni fa!”. Poi esorta i cittadini americani, ancora alle prese con la diffusione della pandemia: “Non abbiate paura del Covid. Non lasciate che domini le vostre vite. Abbiamo sviluppato sotto l’amministrazione Trump alcuni ottimi farmaci e ottime competenze”. Una breve dichiarazione che si accompagna al saluto che il presidente ha rivolto ai giornalisti prima di salire sull’elicottero pronto a riportarlo alla Casa Bianca. Si chiude quindi la disavventura del Tycoon, che ha fatto irruzione nel lavoro quotidiano della presidenza e, nondimeno, anche nella campagna elettorale.
Secondo quanto riferito dallo staff del Walter Reed, Trump “non ha complicazioni respiratorie e le sue condizioni migliorano”. Al punto da aver ritenuto, come affermato dal medico della Casa Bianca Sean Conley, che “la sua situazione clinica è favorevole al ritorno a casa, dove sarà circondato dalle migliori cure mediche 24 ore su 24”. Conley ha inoltre fatto sapere che verrà predisposta ogni misura precauzionale sia per il presidente Trump che per chiunque altro lavori alla Casa Bianca: “Abbiamo lavorato con esperti di malattie infettive su come mantenere la sicurezza per il presidente e le persone insieme a lui”. Una dimissione lampo che ha lasciato perplessi alcuni esponenti della classe medica, che ritenevano il Tycoon ancora in uno stato di vulnerabilità.
Intanto, il rivale Joe Biden si è detto disponibile a un nuovo confronto televisivo. A patto che vi sia il via libera dei medici e che, naturalmente, non si verifichi lo “spettacolo” della scorsa volta. “Se i medici – ha detto Biden -, se gli scienziati, dicono che è sicuro, che le distanze sono sicure, allora va bene. Farò quello che gli esperti riterranno appropriato”. Intanto, a contendersi il palco saranno i due vice, Mike Pence e Kamala Harris. Poi si vedrà. Resta il fatto che, secondo gli americani, l’approccio di Trump alla pandemia è stato quantomeno approssimativo. Un fattore che, nell’immediato, qualche effetto elettorale potrebbe sortirlo.
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