Primo piano

Tre vittime nell’incendio all’ospedale di Tivoli

E’ di tre vittime il bilancio del rogo scoppiato nella tarda serata di ieri all’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, alle porte di Roma. Il fumo molto denso provocato dalle fiamme ha invaso tutto la struttura, ora inagibile, rendendo necessaria l’evacuazione dei pazienti. Estratto anche un quarto corpo, il cui decesso non sarebbe riconducibile all’incendio. La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo di indagine in relazione all’incendio avvenuto questa notte all’ospedale San Giovanni Evangelista. 

Il quadro

Accertamenti anche sulla dinamica in cui il rogo si è propagato e sul sistema di allarme anti-incendio. Le fiamme del rogo di ieri sera all’ospedale di Tivoli sono partite dall’esterno sul retro della struttura, coinvolgendo i rifiuti stoccati. Le fiamme si sono poi propagate all’interrato fino al pronto soccorso, con il fumo che ha invaso il nosocomio. “Abbiamo acquisito numerose immagini dall’impianto di videosorveglianza, da cui abbiamo un quadro chiaro su quanto accaduto e attraverso le quali al momento possiamo escludere il dolo“, ha detto il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto.

La situazione

Sono in corso le ultime ispezioni dei vigili del fuoco negli ascensori dell’ospedale di Tivoli, dove nella tarda serata di ieri è divampato un incendio. La struttura risulta completamente evacuata e inagibile. Nei prossimi giorni, quando l’ambiente si sarà raffreddato ci sarà un sopralluogo per stabilire le cause del rogo. Sul posto polizia e carabinieri di Tivoli che hanno contribuito soprattutto nella prima fase di evacuazione degli allettati e per la messa in sicurezza di sacche di sangue per le emergenze. Oltre centrotrenta pazienti sono stati trasferiti in altre strutture ed è stata allestita la palestra comunale per l’emergenza.

L’incendio

L’incendio sarebbe divampato nel seminterrato della struttura, coinvolgendo inizialmente la camera mortuaria, poi parte delle cucine e il primo piano, ma il fumo denso si sarebbe propagato anche ai livelli superiori.

I corpi estratti

Sono quattro i corpi estratti nell’incendio divampato nella tarda serata di ieri all’ospedale di Tivoli. Per i quattro anziani è stata disposta l’autopsia per accertare le cause del decesso. Dalle prime informazioni, sembrerebbe che uno di loro sia morto per cause non riconducibili al rogo divampato nel terzo piano interrato della struttura.

Il ministro: “Cordoglio e vicinanza”

“Lo spaventoso incendio divampato all’ospedale di Tivoli è una tragedia terribile. Ai familiari dei quattro anziani che hanno perso la vita rivolgo il mio sincero cordoglio e la mia vicinanza“: lo dichiara in una nota il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “Sono in costante contatto con il presidente Rocca, il quale mi ha assicurato che tutti i pazienti sono stati messi in sicurezza e siamo pronti a dare il supporto necessario”, si legge ancora nella nota. “Ringrazio tutti gli operatori coinvolti nelle attività di soccorso, i medici e gli infermieri che stanno garantendo assistenza e le strutture sanitarie che si sono attivate per accogliere i pazienti trasferiti da Tivoli. Auspichiamo – conclude il ministro – che le indagini chiariscano al più presto le cause che hanno portato al rogo”.

Soccorsi

Il personale e i mezzi dell’Ares 118 in servizio nella Asl di Frosinone si sono mobilitati per andare a supportare i loro colleghi di Tivoli impegnati per fronteggiare le conseguenze dell’incendio che nella notte ha interessato l’ospedale cittadino, imponendone l’evacuazione. Da Frosinone sono state spostate a Tivoli 23 ambulanze e 3 auto mediche per partecipare al trasferimento e allo smistamento di 69 pazienti in vari ospedali di Roma e provincia. Inoltre, il personale sanitario partito dalla Ciociaria ha montato sul posto due Posti Medici Avanzati per assistere i pazienti. Sono stati trasportati dal 118 e smistati in vari ospedali di Roma e provincia 69 pazienti dell’ospedale di Tivoli dopo l’incendio divampato nella tarda serata di ieri. Lo riferisce l’Ares 118, intervenuto con 23 ambulanze e tre auto mediche. L’Ares ha montato sul posto 2 posti medici avanzati per il trattamento dei pazienti.

 

Fonte Ansa

redazione

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