Michele Prestipino, nuovo procuratore capo di Roma

Nominato a maggioranza dal plenum del Csm. È stato collaboratore di Pignatone, suo predecessore

Michele Prestipino è il nuovo Procuratore capo di Roma. Lo ha nominato a maggioranza il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. La scelta di Prestipino è orientata sul solco del suo predecessore, Giuseppe Pignatone, da maggio in pensione. Il nuovo procuratore è stato, infatti, fra i suoi più stretti collaboratori, sia a Reggio Calabria che a Roma e da dieci mesi ricopriva l’incarico da ‘facente funzioni’.

La lotta alla mafia

Il nuovo pm della Capitale ha 63 anni ed è in magistratura dal 1984. A inizio carriera, è stato pretore ad Avezzano, poi magistrato di sorveglianza a L’Aquila. Il suo percorso professionale come pm inizia nel 1996 alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, dove si occupa dei processi a Totò Riina e Bernardo Provenzano. Nel 2008 si sposta a Reggio Calabria come procuratore aggiunto. Nella città, pervasa dalla criminalità organizzata, Prestipino è nella squadra di Nicola Pignatone, e si focalizza non solo sul contesto locale mafioso, ma anche sulle ramificazioni criminali nel Nord Italia e all’estero. In Calabria rimane quattro anni, poi, sempre al seguito di Pignatone, si trasferisce a Roma.

La votazione

A favore di Prestipino hanno votato tutti i 5 togati di Area e i tre di Unicost, 3 consiglieri di Autonomia e Indipendenza e due laici del M5S. Otto preferenze sono state, invece, espresse per Francesco Lo Voi, capo della procura di Palermo, l’altro candidato arrivato al ballottaggio. Tre gli astenuti nella seconda votazione, mentre al voto finale non ha partecipato il vice presidente del Csm, David Ermini.