Mattarella: femminicidio impressionanti. Draghi: Recovery plan grande opportunità

Nella giornata internazionale delle donne cresce il dibattito sulle disparità di genere: gli ostacoli delle donne e le ricette per superarli

L'”impressionante fenomeno del femminicidio”, al centro del discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della celebrazione della Giornata internazionale della donna al Quirinale. “L’anno passato – ricorda il Capo dello Stato – le donne assassinate sono state 73″. 

“Un distorto concetto del rapporto affettivo – che, non a caso, si trasforma in odio mortale – è alla base dei gravi e inaccettabili casi di femminicidio. Una mentalità che, al dunque, è solo possesso, bramosia, dominio e, in fin dei conti, disprezzo” ha aggiunto ancora Mattarella che ha elencato i nomi delle donne uccise in Italia nei primi due mesi di quest’anno: “Sharon, Victoria, Roberta, Teodora, Sonia, Piera, Luljeta, Lidia, Clara, Deborah, Rossella”. A cui si aggiunge in queste ore il nome di Ilenia.

“L’amore, quello autentico, si basa sul rispetto e la condivisione. Se si giunge a uccidere una donna -ha ammonito Mattarella- è perché non si rispettano il suo desiderio di libertà e la sua autonomia”.

Le Istituzioni al fianco delle donne

In questa giornata internazionale delle donne è intervenuta la Presidente del Senato Casellati che ha sottolineato: la vera emancipazione è passare dalle quote al merito. E anche il Presidente della Camera Fico ha ribadito l’importanza di eliminare gli ostacoli sulla strada delle pari opportunità.

La ministra Bonetti in un giorno così speciale annuncia: “Sei miliardi per asili e aziende, così aiuteremo le donne”. Le strategie del governo – chiarisce la ministra – puntano su nidi, credito per le imprese femminili, defiscalizzazione per chi le assume.

Il videomessaggio del premier

“La pandemia non è ancora sconfitta ma si intravede, con l’accelerazione del piano dei vaccini, una via d’uscita non lontana”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in un videomessaggio alla conferenza “Verso una Strategia Nazionale sulla parità di genere”, invitando “ognuno a fare la propria parte, a partire dal governo” che deve “moltiplicare ogni sforzo, non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide”. Adesso, aggiunge il premier, “non è il momento di dividerci, ma di dare una risposta alle tante persone che soffrono” e sui vaccini” aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli”.

L’impegno di Draghi per superare le discriminazioni

“Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile. Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni” ammette Draghi che, nel giorno dedicato alle donne, fa un riferimento esplicito alla necessità di raggiungere la parità di genere, sottolineando l’opportunità “straordinaria nel programma NextGeneration EU per diventare realtà nell’azione di governo. “In un solo anno – ha detto il premier – il numero di italiani che vivono in una situazione di povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre disparità, prima fra tutte quella tra donne e uomini”.