ISRAELE, NETANYAHU SI PRENDE 30 SEGGI

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Ora è ufficiale: il Likud di Benjamin Netanyahu ha vinto le elezioni legislative in Israele. Dal 99,5% delle schede conteggiate risulta che alla Knesset, che è composta da 120 seggi, il partito del premier ha ottenuto 30 seggi, mentre la formazione Unione sionista guidata dal laburista Isaac Herzog si è fermata a 24 seggi secondo quanto riportano i media locali. Si tratta di una vittoria inaspettata dal momento che gli ultimi sondaggi, pubblicati quattro giorni prima del voto, davano Unione sionista in vantaggio di quattro seggi sul Likud. Netanyahu, risvegliatosi trionfatore a sorpresa nelle urne dopo una notte di testa a testa, ha promesso che formerà il suo nuovo governo “di centro-destra”, spegnendo sul nascere le sollecitazioni per la formazione di un governo di unità nazionale.

Il Likud ha fatto sapere che intende formare il nuovo esecutivo entro qualche settimana e che sono già in corso negoziati con il partito pro coloni Casa ebraica, guidato da Naftali Bennett, come anche con gruppi religiosi. Ago della bilancia sarà il partito centrista Kulanu, guidato dall’ex membro del Likud Moshe Kahlon, che ha ottenuto 10 seggi e potrebbe allearsi sia con Netanyahu che con l’opposizione di centro sinistra.
Nonostante il Likud sia il partito che ha ottenuto il maggior numero di consensi, la formazione di una coalizione sarà probabilmente difficile, dal momento che per avere la maggioranza alla Knesset sono necessari 61 seggi.

Nonostante la vittoria del Likud che ottiene 30 seggi, però, per la prima volta tutti i candidati palestinesi in Israele raggruppati in un’unica lista diventano la terza forza politica con 14 deputati e con una voce più rappresentativa e unita. “La lista araba del cambiamento – ha dichiarato Foad Aodi, presidente della Comunità del Mondo arabo in Italia – è composta da tanti amici come il presidente l’avvocato Aiman Aodi, il medico Ahmed Tibi,Jamal Zahalka e tanti altri deputati competenti che con la loro vittoria hanno dimostrato che solo uniti si vince e si rafforza la voce del mondo arabo e palestinese in Israele ” .

Aodi, che è in contatto da mesi con gli esponenti della lista araba del cambiamento – chiarisce che l’obiettivo era di far eleggere 15 deputati. L’entusiasmo non nasconde però una forte preoccupazione per la vittoria del Likud: “Siamo molto preoccupati che con la vittoria di Netanyahu abbia fine il processo di Pace tra palestinesi ed israeliani. Come ha dichiarato lo stesso Netanyahu prima delle elezioni con lui non potrà mai esistere uno Stato palestinese. Adesso – conclude – ci rivolgiamo alle diplomazie internazionali per non abbandonare la speranza di proseguire negli sforzi per arrivare a due Stati e due popoli, nonostante le dichiarazioni agghiaccianti di Natanyahu ed i suoi alleati”.