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Hamas: “Attacco preparato per due anni”. Raid sulla Siria

Un dirigente di Hamas rivela a Russia Today tv dei tempi di preparazione della violenta offensiva contro Israele: “Lo sapevano in pochissimi tra i vertici”. Intanto, la tv di Stato siriana riferisce di raid sugli aeroporti di Aleppo e Damasco. 

Hamas: “Ci preparavamo da due anni”

Due anni di preparazione per l’attacco di Hamas a Israele con modalità top secret e con la data di inizio dell’operazione a conoscenza di pochissimi tra i vertici del gruppo islamico. Lo rivela a Russia Today tv un dirigente di Hamas, Ali Baraka, secondo il quale anche i Paesi ‘alleati’ sono stati informati solo dopo l’inizio delle azioni militari. In un’intervista diffusa dall’emittente l’8 ottobre, Baraka rivela che “si poteva contare sulle dita di una mano” il numero di dirigenti che sapeva con precisione il momento di inizio dell’attacco e che era assai ristretto anche il numero di coloro che sapevano dell’operazione.

Raid su Aleppo e Damasco

La televisione di Stato siriana segnala raid israeliani contro l’aeroporto di Damasco e quello di Aleppo. I raid aerei attribuiti a Israele contro gli aeroporti siriani di Aleppo e Damasco hanno preso di mira depositi di armi iraniane custoditi dagli Hezbollah libanesi filo-iraniani presenti in Siria. Lo riferiscono media panarabi che citano fonti della sicurezza siriane.

Bisogna fermare quanto prima i raid israeliani su Gaza contro donne e bambini: lo ha detto il presidente siriano Bashar al Assad citato oggi dalla tv di Stato siriana. Il raìs di Damasco, alleato dell’Iran, ha inoltre detto che serve “un’azione rapida a livello arabo e islamico per proteggere i palestinesi”.

La minaccia della Jihad islamica

“La battaglia non si limiterà alla Striscia di Gaza. Altri fronti si uniranno presto”. Ad affermarlo, in un nuovo audio, è Abu Hamza, il portavoce delle Brigate Quds Brigades, l’organizzazione armata della Jihad islamica, citato dal network libanese Al Mayadeen. Rivolgendosi alla resistenza in Cisgiordania, Abu Hamza ha lanciato un appello alla Brigata Jenin e alla Tana dei Leoni, nonché a tutti i palestinesi presenti sul posto, ad impegnarsi negli scontri contro l’occupazione israeliana. “Siamo venuti preparati fuori dalla Palestina così come lo eravamo dentro – ha detto -. Gli eventi di Gaza saranno replicati su altri fronti”.

Fonte: Ansa

redazione

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