EX MOGLI “FORTUNATE”

Il miliardario russo Dmitry Rybolovlev, patron del Monaco, ha ottenuto uno sconto. La Corte di Giustizia di Ginevra, in appello, ha stabilito che il quarantanovenne per divorziare dall’ex moglie Elena dovrà pagare “solo” 564 milioni di franchi svizzeri (534 milioni di euro). Cifre choc, che fanno riflettere sul concetto di famiglia e sull’approccio al matrimonio.

Per Papa Francesco, le caratteristiche di un autentico matrimonio cristiano sono quelle di essere fedele, perseverante, fecondo. Le stesse che Gesù nutre verso la Chiesa, la sua Sposa. La perseveranza nell’amore, dunque, nei momenti belli e nei momenti difficili, quando ci sono i problemi con i figli, quelli economici. Ma si va avanti, sempre cercando di risolvere le cose, per salvare la famiglia. “Perseveranti – è ancora il messaggio di Francesco -: si alzano ogni mattina, l’uomo e la donna, e portano avanti la famiglia”.

Ci si sposa per amore, dunque. E questa dovrebbe essere la base di ogni rapporto. Ma c’è anche chi lo fa per interesse, o per censo (i ricchi con i ricchi, i nobili con i nobili). Con qualche eccezione, dove il sentimento trionfa su consuetudini, convenienze e protocolli: Catherine, duchessa di Cambridge conosciuta come “Kate”, moglie del principe William. O anche Letizia Ortiz Rocasolano, consorte del re Filippo VI di Spagna e attuale regina di Spagna, ex giornalista. O ancora Haakon Magnus di Norvegia, che nell’agosto del 2001 è riuscito a portare all’altare Mette-Marit Tjessem Hoiby, una giovane con un passato burrascoso.

Quando c’è l’amore, il matrimonio regge. In mancanza di questo prerequisito fondamentale il fallimento è dietro l’angolo. Con le conseguenze che sappiamo. In primis il disagio, se non addirittura il dramma, per i figli. E poi una serie di strascichi giudiziari che, nei matrimoni d’oro, assumono i contorni di vere e proprie speculazioni finanziare, nel senso economico del termine.

E l’elenco a lungo. A cominciare dal divorzio tra Berlusconi e Veronica Lario, che ha visto il tribunale decidere per un appannaggio mensile di 1 milione 400.000 euro; o ancora la buonuscita da 14 milioni di dollari che Ivana Trump è riuscita ad ottenere dal marito Donald, più un mensile di circa 60.000 dollari. Storia a parte per Rupert Murdoch, magnate della comunicazione, che si è sposato tre volte: prima nel 1956 con Patricia Booker, hostess di Melbourne, con cui ha avuto la figlia Prudence Murdoch, nata nel 1958. Dopo il divorzio nel 1967, nello stesso anno si sposò con Anna Maria Torv Mann, giornalista del “The Daily Telegraph”, che gli diede tre figli. In seguito al divorzio nel 1999, Murdoch si è sposato con Wendi Deng, vicepresidente di Star tv: da quest’ultimo matrimonio sono nate due figlie. Ma anche questa unione è finita male: nel giugno 2013 ha divorziato per la terza volta. In ogni separazione, un fiume di denaro è passato dalle tasche dell’imprenditore alle ex mogli. Ha fatto rumore anche la separazione tra Irina e Roman Abramovich: quest’ultimo ha dovuto sborsare alle ex moglie 300 milioni di dollari, più alcune proprietà immobiliari e uno yacht.

Il mondo dello star system, poi, è pieno di separazioni eccellenti: Tom Cruise e Nicole Kidman, Arnold Schwarzenegger e Maria Shriver, Antonio Banderas e Melanie Griffith, Madonna e Guy Ritchie, Steven e Emy Spielberg (una delle separazioni più costose, cento milioni di dollari alla ex consorte), Harrison Ford e Melissa.

Ma non bisogna farsi abbagliare dal luccichio del denaro passato da una tasca all’altra. I conti in banca pieni, tutte queste donne ce li avevano anche e forse di più nel momento in cui erano sposate con i rispettivi mariti. La verità è che senza basi solide qualunque storia, anche la più “costosa” è destinata al fallimento; e solo nell’amore – e per i cristiani nell’Amore in Dio – un matrimonio è destinato a durare al di là delle eventuali difficoltà. Tante storie, altrettanti fallimenti. E’ la dimostrazione che i soldi non fanno la felicità.