Coronavirus, Speranza: il rischio zero non esiste senza vaccino

Il ministro Speranza oggi in Parlamento per fare il punto della situazione sulla pandemia, sullo sfondo la polemica sulla possibile proroga dello stato di emergenza

ministro speranza

C’è una decisione politica, ancora da prendere, sulla proroga dello stato di emergenza. E ci sono delle informazioni sull’andamento della pandemia che riguardano comportamenti da mettere in campo per arginare, fino a farla scomparire, l’avanzata del Covid 19. C’e’ tutto questo nella relazione del ministro Speranza al Senato che innanzitutto rassicura sul fatto che non sia stata ancora presa una decisione sulla proroga dello stato di emergenza.

Speranza e il precario equilibrio politico

Il ministro smina le polemiche dei giorni scorsi e garantisce che dopo la discussione in Consiglio dei Ministri, sarà il Parlamento ad essere protagonista della decisione finale. “Valuteremo tutte le proposte in campo” afferma Speranza, nella consapevolezza che in questo momento bisogna non dividersi e non abbassare la guardia.

Le cifre allarmanti della pandemia

Il ministro snocciola cifre allarmanti che riguardano la pandemia nel mondo: “Oggi i contagiati sono 13 milioni. E mezzo milione i morti, è evidente che non possiamo abbassare la guardia. Non dividiamoci su questo. Anche nella comunità scientifica si dibatte ma nessuno dice che non bisogna mettere le mascherine, mantenere le distanze o lavarsi le mani”. La discussione riguarda il nuovo dpcm di proroga al 31 luglio delle misure anti Covid ed offfre una occasione per fare il punto su alcuni importanti elementi di valutazione relativi all’andamento della pandemia nel nostro Paese. Secondo il ministro “non esiste il rischio zero senza il vaccino, non dobbiamo sottovalutare il rischio della pandemia. La circolazione del virus accelera e non perde potenza”.

Le regole da rispettare

Ed in questo scenario prendono corpo alcuni importanti rilievi che sono al centro dell’azione del governo. Viene confermata la quarantena per chi arriva dai paesi fuori dall’Unione Europea; viene monitorata ed aggiornata costantemente la lista dei 13 Paesi ai quali è imposto il divieto di ingresso; vengono garantiti monitoraggi costanti e test sierologici per il personale scolastico in modo da garantire la riapertura in sicurezza delle scuole. In generale Speranza ha garantito anche un monitoraggio costante per il rischio che il virus possa arrivare da fuori dai confini nazionali.