Coronavirus, Austria: stop agli ingressi dall’Italia, chiuso il Brennero

British Airways: stop di tutti i voli da e per l'Italia. Centinaia di soldati della Corea del Nord morti per il coronavirus. Oggi il presidente cinese Xi Jinping per la prima volta in visita a Wuhan

Il confine italiano con l'Austria

Ha superato quota 4.000 il numero dei decessi nel mondo legati al nuovo coronavirus. La British Airways ha annunciato oggi lo stop di tutti i voli da e per l’Italia, in seguito alle decisioni adottate ieri dal governo italiano per l’intero territorio nazionale. F

Austria

Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha annunciato uno stop degli ingressi dall’Italia, dopo che il ministero degli esteri di Vienna aveva diffuso un appello agli austriaci che si troivano in Italia a tornare in Austria. “Gli austriaci, che si trovano in Italia, vengono riportati in Austria, ma devono restare per due settimane in autoisolamento”, ha detto Kurz, citato da Der Standard. Il provvedimento – ha aggiunto – è concordato con l’Italia. Poco prima il Land del Tirolo ha chiuso il valico del Brennero: “Con l’estensione della zona protetta su tutta l’Italia, possiamo dire che saranno chiusi i confini” al Brennero, “ad eccezione del traffico di rientro”, ha detto il governatore tirolese Guenther Platter, secondo l’agenzia Apa. “Ora serve calma e prudenza”, ha aggiunto. I controlli riguardano anche passo Resia e Prato alla Drava, scrive Ansa.

Corea del Nord

Secondo il sito sudcoreano, Daily NK, centinaia di soldati della Corea del Nord sarebbero morti e migliaia di altri sarebbero in quarantena per l’epidemia da coronavirus. Nello specifico, il Daily NK riporta di 180 soldati morti e 3.700 in isolamento. Ma Pyongyang continua a dire che il Paese non è toccato dal contagio, nonostante la vicinanza con la Cina ed abbia cancellato molti eventi e chiuso le strutture ricreative per evitare affollamenti.

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Kim Jong Un

Cina

Continua il calo in Cina. La provincia dell’Hubei ha riportato ieri 17 nuovi decessi, tutti nel capoluogo Wuhan, dove sono ancora ricoverate 14.957 persone, a fronte di 47.585 guariti. Il presidente cinese Xi Jinping è, per la prima volta dallo scoppio dell’epidemia, in visita a Wuhan, focolaio del coronavirus. La visita viene effettuata nell’ambito di “una ispezione di prevenzione e controllo”. Lo riferisce il network statale CCTV. Nel giorno in cui è attesa la chiusura degli ultimi due dei 16 ospedali d’urgenza nel mezzo della crisi, Xi “visiterà e darà il suo saluto ai lavoratori del settore sanitario, ai funzionari militari e ai soldati, ai lavoratori della comunità, agli ufficiali di polizia, ai funzionari e ai volontari che hanno combattuto l’epidemia in prima linea, così come ai pazienti e ai residenti durante la sua ispezione”, ha riportato l’agenzia ufficiale Xinhua. La visita fatta oggi a sorpresa da Xi segnala la ripresa del controllo di Wuhan, mandando un segnale rassicurante sia sul fronte interno sia al mondo intero. Casi in calo anche in Corea del Sud. Israele ha deciso la quarantena di 14 giorni per “chiunque venga dall’estero” e l’Iran, dove continuano ad aumentare le vittime, ha deciso di liberare 70mila prigionieri, dopo la messa ai domiciliari a inizio marzo di 54mila detenuti.

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Xi Jinping in visita a Wuhan

Giappone

Il governo nipponico ha approvato una legge che consente al premier Abe di dichiarare lo stato d’emergenza a causa dell’epidemia da coronavirus. Il premier potrà dichiarare lo stato di emergenza per aree specifiche, e i governatori delle prefetture potranno ordinare ai cittadini di restare in casa, oltre a imporre chiusura di scuole, restrizioni sui grandi assembramenti di persone e altri poteri. La Camera bassa del Parlamento giapponese inizierà la delibera mercoledì e la legge potrebbe essere promulgata venerdì.

Europa

Se i numeri dei casi in Cina e Corea del Sud rallentano, in tutta l’Europa i morti per il coronavirus hanno superato i 500 e nel mondo sono più di 4mila. Tutta l’Europa è stata contagiata, dopo la la conferma di due casi a Cipro e, poco prima della mezzanotte di ieri, arriva la notizia che una persona è stata trovata positiva alla Banca Centrale Europea (Bce). Inoltre, sempre ieri, confermati i primi due morti in Germania (che mette in quarantena 5000 persone in Brandeburgo per un caso sospetto), in 24 ore contagi raddoppiati in Spagna, mentre la Francia – dove il ministro della Cultura francese, Frank Riester, è risultato positivo – vieta i raduni con più di mille persone e comunica che i decessi sono 21. La Gran Bretagna – che ha registrato il quinto decesso – invece prevede un picco dell’aggravamento nei prossimi “10-14 giorni” e si prepara a imporre l’auto-isolamento generalizzato in casa per chiunque abbia sintomi “anche leggeri” d’influenza e infezioni respiratorie.

Mongolia

La Mongolia ha bloccato per sei giorni ingressi e uscite dalla sue città dopo il primo caso di coronavirus nel Paese: è un cittadino francese che lavora in una consociata locale del colosso nucleare Orano, specializzato nell’estrazione dell’uranio. L’uomo, arrivato via Mosca, non avrebbe rispettato la quarantena obbligatoria di 14 giorni, ha detto il ministero della salute mongolo.

Usa

Nell’intero Stato di New York sono 110 le persone contagiate. Il sindaco di New York Bill De Blasio non esclude un ordine per la chiusura della città e delle sue scuole dopo che altre tre persone sono risultate positive al tampone, due delle quali a Brooklyn e l’altra a Queens, e il numero complessivo dei contagi è arrivato a 16. La chiusura della città “è una possibilità che però va un po’ oltre quello di cui stiamo discutendo ora”. Il presidente Donald Trump incontrerà oggi i leader del Congresso per varare i primi provvedimenti economici a sostegno dell’economia: taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, sussidi straordinari per chi lavora a ore, fondi speciali per le piccole imprese e aiuti alle società che operano nel settore del turismo a cominciare dalle compagnie aeree e navali. Nei prossimi giorni incontrerà gli amministratori delegati dei gruppi più importanti quotati a Wall Street che ieri ha ceduto oltre il 5 per cento.

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