AGGREDITO UN PM A LODI, TORNA LA PAURA NEI TRIBUNALI

Torna la paura nei tribunali italiani dopo l’aggressione avvenuta questa mattina a Lodi, dove una donna che nascondeva un coltello nella borsetta, ha cercato di colpire un pm nel palazzo di Giustizia. L’intervento di una funzionaria, del personale di polizia giudiziaria e carabinieri del nucleo operativo, ha permesso di bloccarla prima che riuscisse a prendere l’arma per colpire il magistrato. L’insospettabile signora, arrivata direttamente da Napoli portando da casa il coltello lungo 32 centimetri, sarebbe riuscita a superare i metal detector per poi chiedere di paralre con il pm che segue un caso in cui è coinvolta come parte lesa.

Dopo il tempestivo arresto da parte delle autorità, è stata proclamata un’assemblea per denunciare il fatto che lo scanner per borse e bagagli a mano è fuori uso da diversi mesi, sollevando così la questione della sicurezza nei tribunali, tema ancora caldo dopo la strage di Milano avvenuta il 9 aprile scorso in cui Claudio Giardiello ha ucciso 4 persone.

Nel corso della colluttazione, per impedire l’aggressione al pm, la donna funzionaria del personale di polizia è rimasta leggermente ferita ed è stata portata in ospedale. La riparazione del metal detector – è stato spiegato – compete al Comune di Lodi che però da tempo lamenta pagamenti arretrati di forti somme dal Ministero della Giustizia.